Due giorni di appuntamenti alla Gabella di via Roma, in questi giorni saranno ospiti della nostra città l’editore Giuseppe Laterza e la giornalista Giuliana Sgrena. Alla Scuola di Etica e Politica promossa da Telecitofono si parlerà di due argomenti di primissimo piano, mercoledì 18 febbraio alle ore 21 con Giuseppe Laterza si affronterà il tema del rapporto tra cultura e politica e di quale dovrebbe essere oggi il ruolo della cultura, giovedì 19 febbraio sarà Giuliana Sgrena ad affrontare il rapporto dei diritti alle donne, analizzando anche il suo punto di vista che incrocia cultura e religione con le tematiche femminili.


Giuseppe Laterza. Nato a Bari nel 1957, ha cominciato giovanissimo ad occuparsi di libri percorrendo nella casa editrice di famiglia tutte le tappe del lavoro editoriale, dal settore redazionale a quello promozionale. Responsabile del settore della saggistica varia ha consolidato i rapporti di collaborazione della Laterza con autori ed editori esteri, portando avanti, nello stesso tempo, assieme a suo cugino Alessandro (che si occupa del settore scolastico) e col sostegno di Vito e Paolo Laterza, la riorganizzazione della casa editrice.
Sua l’idea di una Storia delle Donne e della collana Fare l’Europa, un progetto che ha riunito per la prima volta prestigiosi editori dei principali paesi europei nella realizzazione di una serie pensata dall’inizio per un pubblico europeo.
Attento alla storia del Novecento, ha promosso il progetto di Stajano su La cultura italiana continuando, con Vito, a pubblicare libri di riflessione sulle ultime vicende storico-politiche, come l’Autobiografia di Norberto Bobbio curata da Alberto Papuzzi, l’intervista a De Rita sulla borghesia in Italia e quella ad Eugenio Garin sugli intellettuali.
Ha pensato di preparare per le figlie, i libri della collana Laterza Ragazzi, in cui gli autori della casa editrice si impegnano a raccontare al pubblico più giovane quella parte del loro sapere, eventi o personaggi che più li affascina.

Giuliana Sgrena. Inviata de “il manifesto”, negli ultimi anni ha seguito l’evolversi di sanguinosi conflitti, in particolare in Somalia, Palestina, Afghanistan, oltre alla drammatica situazione in Algeria. Negli ultimi due anni ha raccontato la guerra e l’occupazione in Iraq. Nei suoi servizi cerca di indagare la realtà che sta dietro lo scontro armato, la vita quotidiana delle principali vittime delle guerre moderne: donne e bambini. Ha dedicato particolare attenzione all’islamismo e al suo effetto sulla condizione delle donne. Attualmente collabora, tra l’altro, con RaiNews24, con il settimanale tedesco “Die Zeit”, con la radio della Svizzera italiana e con riviste di politica internazionale.
Rapita il 4 febbraio 2005 dall’Organizzazione della Jihad islamica mentre si trovava a Baghdad (Iraq) per realizzare una serie di reportage per il suo giornale, è stata liberata dai servizi segreti italiani il 4 marzo, in circostanze drammatiche che hanno portato al suo ferimento e all’uccisione di Nicola Calipari, uno degli agenti dei servizi di sicurezza italiani che dopo lunga e efficace trattativa la stavano portando in salvo.
La sua liberazione era stata invocata in più appelli video trasmessi dal capo dello stato Carlo Azeglio Ciampi (che le aveva conferito nel 2003 il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per la sua attività di giornalista e scrittrice) e della sua sorte si era preoccupato (dal letto dell’ospedale Gemelli di Roma in cui si trovava ricoverato) anche Papa Giovanni Paolo II.
Nella sua carriera di cronista, la Sgrena ha avuto modo di realizzare numerosi resoconti da zone di guerra, tra cui Algeria, Somalia ed Afghanistan. Si è occupata particolarmente della condizione della donna nell’Islam, tema sul quale ha scritto diversi libri.