“E’ del tutto legittimo esprimere il proprio parere sull’attribuzione di un’opera d’arte, ma eviterei i toni infuocati e le esagerazioni. Conosco e stimo Vittorio Sgarbi e l’ho volentieri accompagnato a visitare la mostra ‘Emozioni in terracotta’ fuori orario, ma conosco e stimo altrettanto bene la serietà, la competenza e la dedizione di Francesca Piccinini, direttrice del Museo civico d’arte e curatrice, con Giorgio Bonsanti, della bella mostra allestita al Foro Boario”.
Così il sindaco di Modena Giorgio Pighi replica alle osservazioni del critico Vittorio Sgarbi rivolte, in particolare, a tre delle opere esposte.
“Innanzitutto – prosegue il sindaco – il bozzetto del ‘Compianto di Ferrara’, attribuito al Mazzoni, è un’opera di proprietà dello Stato, scoperta dal Soprintendente Mario Scalini tra le migliaia di oggetti dell’eredità dell’antiquario fiorentino Stefano Bardini. Nel catalogo della mostra, la ‘Testa di uomo’ viene attribuita a Mazzoni con un punto interrogativo da Giorgio Bonsanti, il quale nel testo illustra i dubbi in merito. L’opera, dopo la scoperta da parte dei curatori, è giunta a Modena a costo zero perché i proprietari londinesi hanno sostenuto le spese di trasporto. Infine, la ‘Santa Giustina’ attribuita alla produzione minore di Begarelli, destinata a dimore o cappelle private e a collezioni nobiliari, è parsa di buona qualità al Comitato scientifico che ha deciso di inserirla nella mostra. Non mi sembra – conclude Pighi – che ci siano seri motivi per alzare inutili polveroni. Le mostre sono frutto di ricerche ed è naturale che possano suscitare critiche, osservazioni e dibattiti, vero sale della cultura. Purché tutto resti sul terreno del confronto artistico e si evitino gli attacchi personali”.