Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio consuntivo del Comune di Modena per l’anno 2008, con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e contrario della minoranza. Il consiglio ha anche approvato un ordine del giorno che esprime soddisfazione “per i risultati conseguiti, coerenti con le linee programmatiche 2004-2009”. L’ordine del giorno ha ricevuto i voti favorevoli della maggioranza ad eccezione di Tesauro (Verdi) e Massamba (Italia dei Valori), astenuti, e voto contrario da parte dei gruppi di minoranza.


La delibera sul “rendiconto della gestione del Comune di Modena per l’esercizio del 2008” è stata presentata dall’assessore al Bilancio Francesco Frieri, che ha spiegato: “nel 2008 sono stati rispettati tutti i requisiti del contenimento della spesa e della trasparenza, solo l’uno per cento delle entrate correnti è stata usata per finanziamento del debito e gli oneri di urbanizzazione contano per il 25% delle entrate correnti”. Frieri ha precisato che “l’abolizione totale dell’Ici prima casa e assimilati ci fa mancare un milione settecentomila euro nel bilancio di competenza. Per la prima volta c’è stato un disavanzo di un milione quattrocentomila euro, ed è un segnale forte che vogliamo dare al Governo: questo è denaro dei modenesi, che deve esserci restituito. In realtà il bilancio è abbastanza pulito grazie a una gestione molto attenta dei residui, che ammontano complessivamente a un milione duecentomila euro, così arriviamo a un avanzo di gestione di 148mila euro che – ha concluso – vorremmo lasciare alla prossima Giunta perché sia utilizzato anche, alla luce della crisi, per sostenere servizi o bisogni”.
Francesco Raphael Frieri ha commentato i dati sull’equità del bilancio locale, disponibili anche on line sulle pagine del Bilancio sociale di mandato. Le pagine sul Bilancio contengono anche mappe degli investimenti fatti e delle opere pubbliche.
L’assessore Frieri ha insistito sulla “sobrietà” del Bilancio sociale di mandato, messo a disposizione su web e su chiave usb per tagliare le spese di stampa e pubblicazione.

Michele Andreana, Pd, ha presentato un ordine del giorno che, sottolineando i più significativi risultati del quinquennio e in particolare del 2008, definisce “pienamente congruente lo stato di attuazione dei programmi con le linee programmatiche contenute negli indirizzi di governo 2004-2009”. La mozione di maggioranza sottolinea in particolare “i risultati conseguiti nel miglioramento della circolazione stradale, dell’offerta e delle prestazioni sanitarie, con la realizzazione di due ospedali di qualità è di altissimo livello e con il modernissimo Pronto Soccorso del Policlinico, nelle politiche per l’infanzia dove si è vicini alla realizzazione un sistema capace di soddisfare il cento per cento delle richieste delle famiglio negli asili nido e dopo aver raggiunto questo obiettivo nelle scuole dell’infanzia, e nella spesa sociale, con 400 milioni di investimenti realizzati e 500 milioni di spesa sociale che il Comune ha messo a disposizione in cinque anni per le famiglie, per le persone in difficoltà, per le imprese manifatturiere e del terziario, per l’innovazione”.
L’assessore alle Pari opportunità Simona Arletti ha presentato ai consiglieri lo studio sul bilancio in ottica di genere: “l’analisi condotta dal GenderCAPP dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha applicato l’approccio dello sviluppo umano alla rilettura in chiave di genere del bilancio pubblico, cioè tentato di giudicare il benessere complessivo degli individui in relazione a un insieme di traguardi come accedere alla conoscenza, vivere una vita sana, lavorare e fare impresa, muoversi nel territorio, prendersi cura di sé e degli altri, partecipare alla vita pubblica, accedere alle risorse pubbliche, vivere in luoghi adeguati e sicuri. Ad esempio- ha spiegato Simona Arletti – la spesa corrente nei programmi individuati come attinenti alla capacità di vivere in luoghi sani e sicuri è passata dai 6milioni e duecentomila euro del 2004 al 7milioni e 50 mila euro del 2008, con una percentuale media di impatto di genere del 48% dal 2004 al 2008 sull’ammontare complessivo della spesa corrente negli stessi programmi”.
Dante Mazzi, Fi-Pdl, ha affermato: “questa maggioranza vuole sempre atteggiarsi a prima della classe, poi non rispetta i regolamenti e la correttezza verso il Consiglio. Si è ricorsi ai sotterfugi, come ad esempio nel caso di questo bellissimo strumento: avreste dovuto proporcelo con un po’ di anticipo, non presentarlo in Consiglio il giorno della discussione. Questo materiale ha il sapore della propaganda elettorale, come la mozione presentata dalla maggioranza. Si dimentica di dire che aumento delle spese non significa aumento della qualità, e si finge di non avere aumentato la Tariffa di igiene urbana”. Ha infine chiesto se nelle mappe degli investimenti sono citati anche “i progetti di Ponte Alto”.
Baldo Flori, Modena a colori, ha detto: “se la maggioranza fa un’analisi retorica e acritica come ha fatto, noi siamo costretti a rimanere in trincea, e a fare un’analisi critica. Nonostante le continue lamentele, il bilancio non ha avuto difficoltà a rispettare i vincoli. Non si è nemmeno tentato di aggredire alcune questioni e nuovi bisogni, in continuità con le scelte opache e l’attesa che caratterizzavano anche il preventivo 2009. Non si ammette nemmeno che l’aumento delle spese è stato il doppio dell’inflazione, mentre per quanto riguarda il conto capitale l’autosufficienza ha rivelato i suoi limiti e si è dovuti ricorrere in extremis a un mutuo flessibile. Con questo calo degli investimenti, l’Amministrazione tenta di trovare altre formule di copertura: inevitabilmente nella compresenza tra investimenti e operazioni immobiliari, come ha ricordato più volte l’assessore Sitta. Una scelta nuova che andava discussa con più attenzione”.
Danilo Bassoli, Pd, ha ricordato che “il consuntivo 2008 è anche un consuntivo della legislatura. Non basta valutare i numeri, ma bisogna considerare i bisogni della città, gli obiettivi che la maggioranza si era posta e gli strumenti usati. Io credo che, pur in una situazione di contenimento e riduzione dei bilanci degli enti locali, i risultati ci siano stati”. Bassoli si è soffermato su alcuni temi, tra cui “la natalità che da alcuni anni è in crescita, un fatto positivo, che ha richiesto un impegno nella direzione dei servizi, che consentano alle famiglie di conciliare la cura dei figli con il lavoro. Rimarcare le cose fatte non è propaganda, ma un legittimo orgoglio di un’eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale”.
Achille Caropreso, Pd, ha sottolineato “il contributo dei privati, delle aziende e delle scuole materne cattoliche Fism alla realizzazione di servizi per l’infanzia. Non possiamo dimenticare inoltre il ruolo delle case protette, dal momento che all’aumento delle nascite si accompagna anche un incremento dell’età media e della popolazione anziana”. Ha ricordato che “siamo tra le prime tre città dell’Emilia-Romagna per le piste ciclabili, il che significa essere anche tra i primi in Italia. Ci sono insomma una serie di elementi che dovrebbero favorire il benessere dei cittadini e la qualità dei beni e degli spazi pubblici. E se c’è un tesoretto, tanto meglio, sono i risparmi che qualsiasi buona famiglia mette da parte per un momento difficile”.
Enrico Artioli, Pd, ha espresso apprezzamento “per il bilancio sociale e il bilancio di genere che hanno completato la ricca presentazione di materiali che è stata fornita ai consiglieri”. Ha chiesto all’assessore chiarimenti sull’eredità che si lascia alla prossima consigliatura e sulla correttezza formale degli atti, ringraziando “il collegio dei revisori per il lavoro fatto. Sulle tariffe poi – ha detto – è vero che c’è il ritocco della Tia, ma non dei servizi a domanda individuale come nidi, scuole d’infanzia, case protette. Quanto ai nuovi bisogni, credo che i nidi aziendali siano un tentativo di esperienza aperta al territorio e di qualità, molto innovativa che ha segnato questa amministrazione, assieme all’assistenza domiciliare agli anziani, all’agenzia per la casa e alla family card”. Ha infine ringraziato il collega Bassoli per il “testamento politico” del suo intervento.
Andrea Galli, An-Pdl, ha invece parlato di “occasioni perse” riferendosi al denaro gestito dall’Amministrazione comunale nel corso dei cinque anni trascorsi: “ho calcolato 1386 milioni di euro, una cifra sbalorditiva”, ha detto Galli. “Con cifre del genere, anche se una parte del denaro è ferma in affitti e stipendi, si dovrebbero portare a casa dei risultati. Si parla di una fermata della Tav a Modena quando invece non avremo altro che una bretella: siamo stati presi in giro. Ci sono state patate bollenti come la gestione del Festival filosofia, la questione del professor Tiraboschi, l’anniversario della morte del maestro Pavarotti. Modena spende cifre scarse sulla cultura, con un indotto insignificante. Voi dite di fare rotatorie, asili nido, case per gli extracomunitari: ma sono tutte iniziative ingessate. Siamo una civiltà in decremento, che si guarda l’ombelico, una società di sazi e disperati. Chi ha amministrato questa città negli anni Cinquanta e Sessanta faceva correre questa città. Noi ci auguriamo che il prossimo anno il professor Pighi sia il capo dell’opposizione”.

Alvaro Colombo, Sinistra per Modena, ha replicato all’intervento del collega Flori: “si dice che la spesa cresce più delle entrate. Ma dobbiamo aumentare la spesa perché la domanda cresce. Se non lo facessimo, escluderemmo dei cittadini e delle cittadine dalla partecipazione reale alla vita della città. La crescita della spesa è articolata a seconda delle necessità, dei bisogni e della capacità di risposta: credo sia un elemento di coesione sociale, di inclusione, di solidarietà. Credo che questi aspetti si debbano inquadrare in una valutazione complessiva. Il calo degli investimenti si deve anche al momento contingente: in questi anni si sono fatti investimenti mirati per migliorare la qualità ambientale e della vita. Gli investimenti su scuole, piste ciclabili, percorsi pedonali, sono interventi di qualità”.
Il sindaco Giorgio Pighi ha ringraziato l’assessore Frieri e tutta la struttura tecnica del Comune, “che ci consegna una situazione contabile di elevato livello, solida e di qualità. La nostra Amministrazione – ha detto Pighi – è stata capace di farsi carico dei bisogni dei cittadini in anni complessi. L’aumento dell’immigrazione, ad esempio, ci dà elementi sulla trasformazione della società. Gli immigrati iscritti all’anagrafe lavorano e sono un elemento di ricchezza della nostra società. Anche in Parlamento, alcune posizioni facinorose sono ormai isolate. La nostra capacità di risposta è stata massima nell’ambito dei servizi all’infanzia, con una seria politica del lavoro e della famiglia, e una città che si colloca ai primi posti nell’occupazione femminile. Il consenso dei cittadini non ci è mai mancato perché sappiamo intercettare i loro bisogni, la loro idea di città, e rispondere alle loro esigenze”.
L’assessore Frieri ha preso la parola per replicare ad alcune delle osservazioni dei consiglieri: “la nostra spesa – ha detto – ha un andamento simile a quello dell’inflazione nel quinquennio. I progetti ex Amcm ed ex Fonderie a mio avviso non c’entrano con le casse del Comune, mi pare che siano stati citati per seminare un po’ di zizzania”.
Paolo Ballestrazzi, Modena a colori, è stato il primo a intervenire per dichiarazioni di voto. “C’è un’elevata spese per consulenze per la progettazione dell’area ex-Amcm – ha detto Ballestrazzi: – Da un lato si dice che un progetto è stato rimandato, dall’altra parte si va avanti come niente fosse”.
Andrea Leoni, Fi-Pdl, ha detto: “questo bilancio conclude nella maniera peggiore rispetto alle aspettative di cinque anni fa. Anche in quest’ultimo importante atto, il sindaco si presenta agli elettori con una maggioranza spaccata e raffazzonata. Ci è stato presentato un documento non condivisibile e inesatto”.

Mauro Manfredini, Lega nord, ha detto: “il traffico non è migliorato, i tempi delle prestazioni sanitarie si sono allungati, i posti nido sono quasi tutti aziendali. Il bilancio non è soddisfacente e per questa ragione voteremo contro”.