Al via le verifiche tecniche dei danni del terremoto: squadre miste di ingegneri e tecnici dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile sono incaricate di stilare una serie di valutazioni in merito al grado di inagibilità e alle lesioni subite dalle strutture colpite dal sisma.

Dopo l’analisi di mille edifici – secondo i dati diffusi dalla Protezione civile – tra L’Aquila e provincia, il 30% risulta inagibile, il 50% agibile e il 20% agibile con interventi. Si sta procedendo a cinturare i centri storici, ma, spiegano fonti della Protezione civile, per le stime complessive ci vorrà tempo, qualche settimana ancora. L’obiettivo è quello di stilare una sorta di ‘pagella’ relativa ad ogni singola casa lesionata, che conterrà gli esiti delle verifiche tecniche e che sarà consegnata ai Comuni nei quali è ubicato ogni singolo stabile.”E’ un’attività di tipo ‘speditivo’, effettuata sulla base di una prima verifica immediata e sulla base di una check list elaborata per avere criteri uniformi di valutazione”, dice all’ADNKRONOS l’ingegner Paolo Qualizza, coordinatore della task force di circa cento Vigili del Fuoco mobilitati per questo servizio specifico. L’obiettivo è quello di ”effettuare una valutazione degli aspetti strutturali degli edifici per giungere alla fine ad un esito codificato in base a quello che si riesce a rilevare”.Gli esperti (ingegneri dei Vigili del Fuoco, tecnici comunali, regionali e provinciali coordinati dalla Protezione Civile, specialisti universitari), agiranno in squadre da due o tre tecnici esaminando una serie di edifici in determinate aree di competenza assegnate, sia all’Aquila che nei paesi limitrofi devastati dal terremoto. Per ogni casa lesionata si arriverà quindi a stabilire il grado di agibilità o di inagibilità derivante dall’ammontare complessivo dei danni strutturali.L’attività di verifica dei danni subiti dagli edifici è stata preceduta, ieri, da una serie di briefing preparatori a beneficio di tutti gli operatori sul terreno.


Fonte: Adnkronos