E’ stato firmato oggi, nel Municipio di Reggio Emilia, il Manifesto per una mobilità sicura, sostenibile e autonoma nei percorsi casa-scuola, strumento promosso dal Comune per coinvolgere diversi soggetti in un piano condiviso per sviluppare linee di azione, progetti e impegni sul tema. Hanno aderiscono al manifesto le otto Circoscrizioni cittadine, l’Ufficio scolastico provinciale, i dirigenti scolastici degli istituti cittadini, Agenzia per la Mobilità di Reggio Emilia, Federazione italiana Medici pediatri, Arpa, Ausl, Osservatorio sulla sicurezza stradale e l’associazione Tuttinbici-Fiab.

“Ringrazio i numerosi aderenti al Manifesto – ha detto il sindaco Graziano Delrio – per la loro collaborazione, che è fondamentale nei molteplici campi delle loro attività, dalla scuola alla sanità, dal volontariato ai servizi per la mobilità e la sicurezza stradale. Con il Manifesto tale collaborazione, di fatto già in essere in alcuni casi, non può che consolidarsi e svilupparsi su progetti concreti. Questo documento nasce nella città riconosciuta come la più ciclabile d’Italia per i suoi 150 chilometri di piste, di cui il Biciplan prevede il raddoppio nei prossimi sei anni, con una pianificazione adeguata dei progetti e degli investimenti. La città del Bicibus, che coinvolge 530 bambini, 17 scuole primarie e 314 volontari accompagnatori”.
“La sensibilità a una mobilità sostenibile – ha aggiunto Delrio – nasce da una cultura e un’educazione dedicate a questo tema, che si vanno sempre più estendendo. Lo dimostra il Bilancio ambientale del Comune che ha rilevato un’importante inversione di tendenza, in favore della mobilità sostenibile, nei percorsi casa-scuola: soprattutto nei periodi autunnale e primaverile, il 60 per cento dei trasporti casa-scuola avviene in bici, a piedi, su mezzi pubblici. Muoversi insieme e in bicicletta fa bene alla salute, anche in inverno dicono i pediatri, all’ambiente, alla socialità e aiuta i nostri ragazzi a prendere contatto con il territorio che essi abitano”.
“Il Manifesto – ha detto l’assessore alla Mobilità, Paolo Gandolfi – propone lo sviluppo di 9 progetti e nasce come strumento per coinvolgere tutte le scuole della città sul tema della Mobilità, come nuovo metodo di lavoro condiviso fra le varie componenti che si occupano del tema della Mobilità, come strumento per valorizzare l’attività delle scuole e delle famiglie e per mettere in rete esperienze esistenti e progetti futuri, ottimizzando così le risorse della città nelle sue componenti pubbliche e private sul tema della mobilità nel tragitto casa-scuola”.
Gli ambiti di azione a cui i 9 progetti fanno riferimento sono: Bicibus; Pedibus; Scuolabus; interventi di messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola, ma anche sistemazione di accessi e parcheggi scolastici; Car Pooling; campagna di sensibilizzazione sull’importanza dei corretti stili di vita già nell’infanzia e sulle regole da rispettare nella circolazione e nella sosta; un ‘pacchetto didattico’ sulla mobilità sostenibile con la ulteriore diffusione di “Raccogliamo miglia verdi”; l’istituzione della figura del mobility manager scolastico; conciliazione dei tempi e degli orari negli ingressi e uscite da scuola.

Queste le linee di azione che hanno guidato la stesura del manifesto sono
– Educazione: favorire l’adozione di corretti stili di vita e la coscienza dei problemi ambientali (movimento quotidiano, alimentazione adeguata all’età, vita all’aria aperta); creare una cultura diffusa della mobilità sostenibile a partire dal mondo della scuola.
– Comunicazione: sensibilizzare al rispetto delle regole di comportamento gli automobilisti, in particolare nelle aree e strade circostanti scuole e nidi (non sostare su piste ciclabili o strisce pedonali, rispettare sensi di marcia, non utilizzare i parcheggi per disabili se non autorizzati, …).
– Promozione: valorizzare, diffondere ed incentivare le esperienze di “buone pratiche” di mobilità sostenibile casa-scuola già messe in atto in alcune scuole e i nuovi progetti; promuovere l’adesione ai progetti con un sistema premiante.
– Sicurezza: elevare il livello di sicurezza nei principali percorsi casa-scuola e nell’adiacenza degli edifici scolastici per permettere l’autonomia dei bambini a piedi e in bicicletta e una maggiore serenità ai genitori.
– Servizi: sviluppare il trasporto scolastico collettivo (scuolabus, car pooling) per garantire una mobilità sostenibile anche nei mesi invernali; coordinare i tempi e gli orari della vita e del lavoro per privilegiare spostamenti non motorizzati.
– Pianificazione: sviluppare la città privilegiando la mobilità sostenibile, la rete di percorsi per l’utenza debole verso i principali servizi di quartiere e la sicurezza sulle strade. Porre particolare attenzione al tema della Mobilità dolce nella progettazione delle nuove strutture scolastiche.

Una scelta quella a favore della mobilità sostenibile, che mira a prevenire problemi di salute e a limitare inquinamento e traffico, aspetti che sono invece acuiti dall’uso delle automobili che comporta:
 Meno movimento e socialità per i bambini – i bambini accompagnati riducono le proprie possibilità di conoscenza del territorio in cui vivono e crescono, impoveriscono la loro vita sociale, e sono più facilmente vittime della tendenza sempre più diffusa all’obesità infantile dovuta alla vita sedentaria. A livello nazionale, il 12 % dei bambini dagli 0 ai 14 anni è obeso, mentre il 25% è soprappeso (il soprappeso in età pediatrica predispone al rischio in età adulta di malattie cardiovascolari). A Reggio Emilia il 32,1% dei bambini tra i 6 e i 9 anni è sovrappeso oppure obeso.
 Caos ed inquinamento davanti alle scuole – l’accompagnamento dei bambini in automobile provoca, negli orari di ingresso e uscita, traffico, inquinamento e pericolosità, davanti alle scuole, esasperando il contrasto tra l’ambiente esterno e il carattere protetto e amichevole dell’interno delle stesse. A questo si aggiunge il fatto che in alcuni casi il traffico indotto dagli accompagnamenti entra in conflitto con la vivibilità delle residenze circostanti.
 Inquinamento congestione ed incidenti – il trasporto su strada è la principale fonte di particolato (Pm10) nelle aree metropolitane. A questo va aggiunto che il trasporto su strada è anche responsabile dell’emissione di altri inquinanti atmosferici. Si ricorda che un peggioramento della qualità dell’aria ambientale corrisponde ad una pari concentrazione di sostanze inquinanti dentro l’abitacolo delle automobili immerse nel traffico. Il ricorso all’auto quando non necessario aumenta il livello di congestione e pericolosità del traffico.