E’ stato presentato oggi nella sede di Legacoop il progetto ‘Appartamento Nondasola’, realizzato a Reggio Emilia dall’Associazione Nondasola onlus, con un contributo di 16.000 euro della cooperativa Boorea. L’Associazione Nondasola gestisce già la Casa delle Donne, che offre sostegno e ospitalità temporanea alle donne che hanno subito violenza.

Il nuovo appartamento potrà permettere tempi di permanenza più lunghi alle donne, per consentire loro una più forte acquisizione di autonomia. Hanno presentato il progetto la presidente dell’Associazione Nondasola, Lucia Gardinazzi, il presidente di Boorea Ivan Soncini, e il presidente di Legacoop Reggio Emilia Ildo Cigarini. Erano presenti anche il direttore generale di Legacoop Francesco Malpeli e il direttore del Consorzio Quarantacinque Fabrizio Montanari, oltre alle operatrici e volontarie di Nondasola. E’ intervenuta alla presentazione anche la presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini.

Nondasola è un’associazione di donne nata nel 1995 con l’obiettivo di contrastare ogni forma di violenza contro le donne e facilitare il riconoscimento sociale della violenza di genere, incidendo sul contesto socio-culturale che la sostiene.

“Dal 1997 – ha spiegato Lucia Gardinazzi – l’associazione gestisce l’attività del centro antiviolenza ‘Casa delle Donne’, in convenzione con il Comune di Reggio Emilia, e offre a tutte le donne che ad essa fanno riferimento colloqui di accoglienza, consulenze legali, sostegno nella ricerca del lavoro e ospitalità temporanea. Dall’apertura della Casa ad oggi si sono rivolte a noi 2170 donne e ne sono state ospitate 106 con le rispettive figlie e figli; per la quasi totalità dei casi si è trattato di violenze messe in atto da mariti, conviventi e fidanzati, violenze che si ripetono e si aggravano nel tempo”.

L’esperienza di questo tipo di violenza impoverisce le donne sul piano dell’autonomia personale mettendole spesso in pericolo tanto da dover chiedere protezione per sé e per i figli e le figlie quando decidono di interrompere la relazione e riprogettare la propria vita.
Particolare rilevanza in questo percorso di uscita dalla violenza assume la possibilità di poter essere ospitate in un luogo che risponda al bisogno di protezione e sicurezza, dando al tempo stesso la possibilità di ridisegnare un proprio progetto di vita.
Oggi la struttura residenziale interna alla Casa delle Donne offre ospitalità a donne, italiane o straniere, ed i loro figli o figlie, per un periodo massimo di 4-6 mesi; è gestita da operatrici e volontarie, che affiancano le donne ospiti ad analizzare i propri bisogni, a mettere a fuoco le proprie risorse, a individuare valide strategie di ricostruzione della propria autonomia. Autonomia che, oltre alla rielaborazione del proprio vissuto personale, non può prescindere dal reperimento di un lavoro, di un’abitazione e di una rete relazionale e di sostegno.

“La complessità dei progetti – ha aggiunto Lucia Gardinazzi – spesso ha bisogno per trovare risposta, di tempi ben più lunghi di quelli previsti della prima ospitalità. Con il progetto ‘Appartamento Nondasola’ si è pensato di attivare un luogo ‘intermedio’ dove la centralità del progetto si sposta sul consolidamento del percorso di autonomia già avviato nella prima fase della ospitalità. A questo fine è necessario poter disporre di un luogo ‘altro’ dal Centro Antiviolenza meno vocato alla protezione e più proiettato alla sperimentazione di un autonomia da poco conquistata e spesso non ancora consolidata”.

“Grazie anche al contributo di Boorea – ha sottolineato il presidente Soncini – l’Associazione ha potuto prendere in affitto un altro appartamento dove ospitare contemporaneamente 2 donne con le figlie o i figli per un periodo di 6 mesi eventualmente prorogabili. E’ un progetto che, grazie al grandissimo impegno profuso in questi anni da Nondasola, Boorea ha valutato subito con grande interesse, e approvato con decisione unanime”.

La presidente Sonia Masini, sottolineando il grande impegno di Nondasola, ha valutato molto positivamente il progetto realizzato dall’associazione e l’impegno di Boorea e della cooperazione per contribuire a realizzarlo.
“Boorea – ha poi spiegato il Presidente di Legacoop Ildo Cigarini – è stata fondata nel 2000 da 23 cooperative reggiane associate a Legacoop: oggi sono 37 le cooperative socie. Boorea è nata con l’obiettivo di creare uno strumento in grado di supportare le cooperative nelle attività di internazionalizzazione e di cooperazione internazionale e per svolgere un’ampia azione di solidarietà sociale e promozione culturale a livello territoriale. La collaborazione tra Nondasola e Boorea è nata a seguito dell’accordo di collaborazione siglato lo scorso anno tra Legacoop, Consorzio Quarantacinque e Associazione Nondasola”.