Gli sforzi commerciali di Slaughtering S.r.l. verso l’estero sono stati premiati. L’azienda modenese ha avuto la commessa per la ristrutturazione del macello di Nassirya. L’incarico le è stato commissionato da Usace di Bagdad, l’agenzia facente parte dell’esercito americano (Us Army) che seleziona, finanzia e organizza gli oltre duemila progetti di ricostruzione in Iraq.


Attualmente la commessa è in piena fase di realizzazione: «Le autorità americane hanno approvato tutti i lay-out e le specifiche tecniche degli impianti», spiega il vicepresidente di Slaughtering S.r.l., Dott. Stefano Traversi, «e oggi sappiamo che le prime spedizioni partiranno a fine giugno. In totale saranno circa dieci i container che dovranno raggiungere Nassiriya. Lavoreremo a stretto contatto con un’impresa di Amman a cui è stato affidata la cura dell’impiantistica civile dell’edificio».
Slaughtering, azienda di riferimento a livello nazionale nel settore della progettazione e costruzione di impianti di macellazione, si pone in questo modo ai vertici internazionali nell’ambito del settore alimentare e conferma come i costanti investimenti nel campo dell’innovazione siano il segreto anche per il successo commerciale. L’export, destinato quest’anno a salire al 25 per cento, si è intensificato a partire dal 2003, con un impianto di macellazione ovini costruito in Somalia. Oggi Slaughtering S.r.l. opera anche negli Stati Uniti, nel Regno Unito, Francia, Germania, Belgio, Romania, Russia, repubbliche baltiche, Senegal e Sudafrica.
La ristrutturazione del macello di Nassirya è il terzo in ordine di priorità sui progetti in corso nel Paese. La collaborazione con Usace è nata nel 2008 quando Slaughtering, una volta inviati a Bagdad i disegni esecutivi, i capitolati e le schede tecniche di tutte le macchine dell’impianto, si è vista riconoscere la somma pattuita per le attività di engineering eseguite.
A dicembre 2008 l’ordine di acquisto ufficiale da parte di Usace è arrivato: mezzo milione di euro per la costruzione di un nuovo impianto destinato alla macellazione di ovini e bovini. La parte di impiantistica civile e tecnologica è stata affidata a un’impresa di Amman, molto presente sul territorio iracheno.
Nei macchinari che andranno a far parte dell’impianto è incluso anche il Coagulatore BF5, una macchina in grado di coagulare e sterilizzare il sangue animale, mediante l’utilizzo di vapore saturo iniettato, e successivamente di separarne meccanicamente le molecole in una parte liquida (che viene convogliata al depuratore) ed in una parte solida completamente sterile, che si presenta sotto forma di farina ed è utilizzabile come fertilizzante in agricoltura.
«Questa macchina», conclude Traversi, «che sta avendo fortuna anche in Italia, è particolarmente indicata per i benefici che porta all’ambiente in termini di smaltimento degli scarti di macellazione: molto spesso il sangue viene scaricato direttamente nel terreno o nei fiumi, con problemi di inquinamento delle falde e dei fiumi stessi a causa dell’elevata carica batterica contenuta».
La “macchina del sangue”, destinata all’Iraq, sarà esposta ad Eurocarne, il salone delle tecnologie di lavorazione della carne, giunto alla sua ventiquattresima edizione e che si terrà dal 21 al 24 maggio 2009 nel padiglione fieristico di Verona.