“La chiamata alle armi di sinistra democratica, per evitare in extremis un ballottaggio ormai certo, è l’ennesima sconfessione di Giorgio Pighi. Il sindaco del Pd che non ha realizzato nulla di quanto promesso nel 2004, ha scontentato tanti elettori del centro sinistra. Evidentemente a sinistra si teme che il pessimo lavoro svolto dalla Giunta Pighi possa invogliare anche i propri elettori a disertare le urne. Così, anche gli alleati di Pighi, confermano quello che diciamo da tempo. Il nome del nuovo sindaco di Modena non si conoscerà il sette, bensì il ventuno giugno”.
Lo ha affermato il Candidato Capolista del PDL per il Comune di Modena, Andrea Leoni, commentando le dichiarazioni rilasciate dall’esponente di Sinistra democratica, Massimo Mezzetti.


“Il fatto che la stessa sinistra democratica abbia sintetizzato la sua proposta elettorale in una pur rispettabile deposizione di fiori al sacrario della Ghirlandina – ha proseguito Leoni – la dice lunga sulla totale assenza di idee di progetti e di prospettiva sul futuro di Modena da parte di una sinistra che ha avuto e vorrebbe ancora avere responsabilità di governo. La possibilità di cambiare il colore politico del governo della città è sempre più reale. Modena ha bisogno di essere liberata da 60 anni di immobilismo e di egemonia politica da parte della sinistra. I tempi sono maturi per la vittoria della libertà. I cittadini sanno bene che con Pighi si prospettano altri cinque anni di passione per Modena. Ecco perché questa volta non avranno timore nel dare la propria preferenza la Popolo della Libertà”.