pdA PROPOSITO DELLO STILE EVANGELICO

Riflessioni a margine dell’articolo di Massimo Malagoli

Condividiamo con l’amico Malagoli lo sconcerto e lo sconforto: ma per la vaghezza e la banalità delle riflessioni proposte.

Cercheremo di procedere per punti:

– si possono e si devono contestare le scelte amministrative della parte avversa: questo fa parte del gioco democratico; anzi è necessario per chi governa che ci sia un’opposizione decisa e battagliera. Quindi, ben vengano le critiche esercitate sulle scelte di governo della città, basta però che siano coerenti: non si può, come sta facendo il centro destra, prima, in consiglio comunale appoggiare la politica degli sgomberi, voluta dal sindaco anche a prezzo di qualche consenso a sinistra; poi in campagna elettorale denigrarla come troppo costosa…. Allora, il centro destra cosa vuole?

– crediamo che nessuno possa avere il diritto di considerarsi più cattolico di un altro. Le valutazioni sulla coerenza di fede di chi sta dalla parte contraria sono quanto di più squallido ci possa essere, soprattutto quando vengono fatte in campagna elettorale!! La nostra fede la giudicherà solo Uno; le nostre scelte politiche discutiamole fra di noi. Anche noi potremmo chiedermi, ma non lo facciamo, come fa un cristiano praticante a stare con chi ha votato il pacchetto sicurezza, definito da Famiglia Cristiana ( che non è un giornale sovversivo…) “la cattiveria trasformata in legge”. Lasciamo stare il valore della famiglia, il senso dell’impegno, la solidarietà, l’amore per il bene comune, di cui non crediamo che nessuna parte possa sentirsi l’unica depositaria, visti i comportamenti discutibili che sono mostrati trasversalmente da persone appartenenti a ogni schieramento. Crediamo che noi cattolici, se ci sentiamo tali, dovremmo smetterla di fare queste guerre ridicole, che ci dividono solamente, mentre dovremmo lavorare, ognuno nella sua parte, per difendere i valori comuni ( che più spesso vengono sbandierati a fini elettorali e non vissuti nella pratica….) e per costruire, anche attraverso il dialogo, una società più giusta, meno frammentata e meno avvelenata.

– A proposito di coerenza: vengono citati temi molto delicati, sui quali varrebbe la pena di riflettere: ad esempio l’aborto. La legge 194 fu votata in Parlamento, e andò fallito il tentativo del referendum del 1981 di abrogarla ( fu contrario all’abrogazione il 67% dei votanti); forse per questo i 3 precedenti governi Berlusconi si sono ben guardati dal rimetterla in discussione, perché il premier sa benissimo che vasti settori della società civile, e del suo stesso partito ( vedi gli interventi di Fini del febbraio 2008), la considerano un traguardo civile; ogni tanto si levano voci, dal mondo cattolico rappresentato in entrambi gli schieramenti, che chiedano che tale legge sia rivista: ma sono voci un po’ isolate. Ancora una volta, attenzione a non strumentalizzare un tema così delicato per farlo diventare argomento di propaganda di una sola parte. Usare gli slogan è più semplice e più comodo; è più difficile ragionare, e spesso vi si rinuncia.

– Lasciamo stare la definizione ormai veramente ridicola di cattocomunisti: allora ci sono anche i cattofascisti, i cattorazzisti, ecc. ecc ? Non è serio che in un confronto di idee e scelte politiche saltino fuori ancora di queste categorie, a meno che non si voglia coprire la pochezza della discussione. Ricordiamo che Dal Concilio Vaticano II in poi tutta la dottrina sociale della Chiesa considera legittima e utile la pluralità delle scelte politiche, ad eccezione di quelle estreme. I “principi semplici ma imprescindibili” che vengono da Malagoli sbandierati non sono, per fortuna, appannaggio esclusivo di nessuno (non sono solo del centrodestra, come sembra credere Malagoli); i cattolici che si impegnano, da una parte e dall’altra, forse cercano di concretizzarli con più sforzi di altri, che stanno invece comodamente alla finestra; quindi cerchiamo, noi che crediamo che sia utile spendere il nostro tempo e i nostri sforzi per la città, di rispettarci vicendevolmente.

Maria Savigni (Mimma) – candidata lista PD

Maurizio Dallari – segreteria PD