agricoltura_2L”agricoltura complessivamente tiene e che nel 2008 si attesta, per quanto riguarda la produzione lorda vendibile sui valori record del 2007 (4 miliardi di euro), ma non mancano i primi segnali di difficolta’, a partire dal calo dei redditi delle aziende agricole (-13% rispetto al 2007) dovuto in particolare all’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche, dei fertilizzanti e dei fitofarmaci. E’ un quadro di luci e ombre quello che emerge dal Rapporto 2008 sul sistema agroalimentare dell’Emilia-Romagna, promosso da Regione e Unioncamere e presentato alla Camera di commercio di Modena.

Secondo i dati, illustrati dai professori Renato Pieri e Stefano Boccaletti dell’ Istituto di Economia Agroalimentare dell’ Universita’ Cattolica del Sacro Cuore (sede di Piacenza), sono positivi i risultati dell’export agroalimentare (+10,8%), l’andamento dell’occupazione (+2,6%) e l’aumento della superficie media aziendale che e’ arrivata a sfiorare i 13 ettari. Ma nel 2009 le difficolta’ sembrano destinate pero’ ad accentuarsi.

 “Bene le esportazioni e posizioni di mercato di alcune produzioni regionali – ha dichiarato il presidente della Camera di commercio di Modena, Maurizio Torreggiani – ma occorre lavorare per trovare soluzioni e mettere in campo interventi per frenare il crollo dei prezzi all’origine, che gia’ oggi obbliga molte aziende a produrre sotto costo e che domani rischia di portarne molte alla chiusura”.

 Una strada per reggere la sfida del mercato e’ quella dell’aggregazione nel cercare nuovi spazi per l’ agroalimentare di qualita’, a cui l’Emilia-Romagna contribuisce con ben un sesto dell’export nazionale. Analizzando i singoli settori agricoli, risulta buono l’andamento della frutta (+7%); positivo anche l’andamento degli ortaggi (+ 2% ) dovuto soprattutto alle ottime performance del pomodoro da industria (+35,7%). Piu’ incerto invece l’andamento del comparto dei cereali che, a fronte del buon andamento delle rese, ha messo a segno un calo della produzione lorda vendibile del 4,4%. In calo del 19% anche il valore della produzione delle piante industriali (a partire dalla barbabietola) e del vino (-16%).

In riduzione, per quanto riguarda i bovini, sia il numero di capi allevati, sia il numero di allevamenti con una valore della produzione che rispetto al 2007 e’ scesa del 3,7% per le carni bovine e del 4,1% per il latte. Il comparto suini, nell’arco di 7 anni, ha visto chiudere in Emilia Romagna quasi 3 mila aziende: tra il 2005 e il 2007 sono usciti dal mercato il 30% degli allevamenti, mentre nel 2008 la produzione vendibile e’ risultata in crescita del 14%, pero’ con un andamento dei prezzi estremamente variabile nel corso dell’anno.

Confermate infine, nel 2008, anche le difficolta’ per la filiera del Parmigiano-Reggiano, con forte crisi e gravi conseguenze sull’intero comparto della produzione di latte: il numero di forme prodotte e’ diminuito del 2,14%, il latte prodotto del 3,7% e il relativo prezzo dello 0,5%. Un valore che sembra lieve ma e’ invece assai negativo: le quotazioni del prezzo del latte da parmigiano-reggiano sono infatti ormai pari a quelle, in crescita, del latte alimentare ma con livelli di costo di produzione ben diversi. Per le aziende del comprensorio crescono le difficolta’ al crescere del divario costi/ricavi.