mercatoUn modello che funziona e da imitare e che pone le soluzioni adottate dal Consorzio il mercato all’avanguardia in Italia. Sono i motivi che hanno spinto i vertici nazionali dell’associazione a scegliere proprio Modena come sede del Consiglio Nazionale ANVA-Confesercenti tenutosi lo scorso 23 giugno, dedicato al dibattito sulla gestione delle aree mercatali: la maggiore autonomia è proprio la chiave per il rilancio del commercio ambulante, in particolare in questo periodo in cui la crisi economica ha riavvicinato i consumatori al mondo del mercato.

“La scelta di Modena per il consiglio non è stata casuale –spiega Adriano Ciolli, coordinatore nazionale ANVA-Confesercenti- Il Consorzio Il Mercato è un esempio per tutta la categoria, un fenomeno da studiare perché propone un modello efficace e vincente che racchiude tutti gli elementi sui quali vogliamo costruire il rilancio del commercio ambulante.”

Costituito nel 1991 su iniziativa di 7 operatori, in pochi anni Il Consorzio Il Mercato di Modena si allarga fino ad accoglierne 400 tutti operanti nell’area del Novi Sad, offrendo appoggio sindacale ma soprattutto un tramite per interagire in modo produttivo con l’amministrazione locale. Dall’opera di rappresentanza svolta dal Consorzio negli anni sono nate infatti numerose iniziative collaterali, dal semplice mercato straordinario della terza domenica del mese fino al recente evento FATTO IN ITALIA, che hanno fatto del Consorzio un interlocutore autorevole per le amministrazioni locali e un soggetto attivo per offrire sempre nuovi servizi ai consumatori.

“La gestione diretta delle aree mercatali e delle fiere per la nostra categoria è un obiettivo importante, per il quale stiamo lavorando su tutto il territorio nazionale. L’Emilia Romagna vive una situazione complessivamente buona e all’avanguardia grazie a realtà solide come quella di Modena e del suo Consorzio, che devono essere prese come esempio e modello per lo sviluppo di tutta la categoria.” Con queste parole il presidente nazionale di ANVA-Confesercenti Mario Zecchini ha salutato la decisione dell’assemblea, che ha votato all’unanimità eleggendo quello modenese come il sistema a cui tutti devono puntare.

“Il primo passo per noi è stato quello di costituire il Consorzio, unire gli operatori e creare un soggetto in grado di interagire con l’amministrazione comunale che in ogni città è un interlocutore dal quale non si può prescindere per mandare in porto qualunque tipo di iniziativa –ha raccontato Guido Sirri, presidente del Consorzio nel corso dell’assemblea che ha approfondito proprio la situazione modenese e le ragioni del suo successo- Oggi si è deciso che la nascita dei consorzi nelle diverse città deve essere la prima mossa, da cui poi sviluppare tutte le azioni future.”

Una riqualificazione, quella degli operatori del commerci ambulante, più che mai d’attualità nel contesto della crisi economica, come spiega Zecchini “La nostra categoria aveva già cominciato a riqualificarsi negli ultimi anni ma lo scoppio della crisi ha fermato il processo di rinnovamento. Ora paradossalmente la crisi segna la strada da percorrere, mostrando quali sono le esigenze dei consumatori da assecondare. La gente si riavvicina al mercato –osserva Zecchini- quindi sta a noi andare in controtendenza ed esprimere un commercio di qualità a dei prezzi accessibili.”

Il processo di riqualificazione del commercio ambulante, il cui obiettivo primario è quello di andare incontro alle esigenze de consumatori, secondo ANVA deve seguire la strada dell’autonomia gestionale delle aree in cui si svolgono i mercati cittadini, come succede appunto a Modena da più di un decennio. “Stiamo cercando di costruire un sistema che abbia strutture adeguate, raccogliendo e valorizzando le esperienze e le esigenze che sono diverse in ogni provincia e città –conclude Adriano Ciolli- I mercati sono parte integrante della vita delle città, per questo ogni azione deve essere fatta nell’interesse della collettività, collaborando con le amministrazioni locali.”