carcereCirca 150 agenti della polizia penitenziaria hanno manifestato per due ore, dalle 10 alle 12, davanti al carcere bolognese della Dozza per la ”pesantissima carenza d’organico e il sovraffollamento” nelle strutture penitenziarie italiane. Dopo la tappa di Milano dello scorso 30 giugno, le guardie si sono ritrovate nuovamente a Bologna. ”Governo, ministero della Giustizia e dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – ha detto Donato Capece, segretario generale del Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria – non possono continuare a ignorare l’emergenza nazionale delle carceri, al limite dell’esplosione”.

Erano presenti con fischietti e bandiere esponenti di tutte le sigle sindacali del settore: Sappe, Osapp, Sinappe, Ussp, Cgil, Cisl e Uil, in rappresentanza del 95% del personale.

”L’amministrazione penitenziaria – ha proseguito Capece – guidata, male, da Franco Ionta, dimostra di non essere in grado di gestire la grave emergenza”.

Alla manifestazione nazionale hanno dato la loro solidarieta’ le parlamentari del Pd Donata Lenzi e Rita Ghedini. ”La situazione al carcere della Dozza e’ drammatica” hanno scritto in una nota congiunta. ”Si parla di 384 agenti di polizia penitenziaria contro un organico previsto di 567 unita”.