8 - Padiglione Lombroso 1Con la firma dell’Accordo inerente il Programma di riqualificazione urbana (Pru) del Complesso del San Lazzaro, avvenuta ieri nel Municipio di Reggio Emilia, gli enti pubblici coinvolti nell’ambizioso progetto di recupero integrale dell’area storica delineano e concertano, all’interno di una cornice comune, i rispettivi ruoli e compiti operativi per l’ultimazione del Campus universitario. E’ coinvolto un comparto di grande pregio architettonico e ambientale, ex sede dell’ospedale psichiatrico dal Settecento ai recenti anni Settanta, esteso su 400.000 metri quadrati, a est della città.

L’Atto di accordo è stato sottoscritto e presentato alla stampa dal sindaco di Reggio, Graziano Delrio e dalla presidente della Provincia Sonia Masini (gli enti da loro rappresentati hanno acquisito immobili e terreni, riqualificandoli o avviandone la riqualificazione con destinazioni universitarie, di ricerca e documentazione scientifica); dal rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Aldo Tomasi (l’Ateneo è titolare dei diritti di superficie nei padiglioni sede di facoltà); dal direttore generale dell’Azienda Usl Mariella Martini e dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova Ivan Trenti (le due Aziende sono proprietarie di padiglioni e beni immobili) e dal direttore delle Farmacie comunali riunite Egidio Campari (l’Azienda è coinvolta per garantire l’accessibilità sul lato ovest del comparto attraverso la cessione di una porzione di terreno). All’incontro erano presenti anche gli assessori comunali Iuna Sassi (Educazione), Ugo Ferrari (Risorse del territorio) e l’assessore provinciale alla Pianificazione, Roberto Ferrari.

OBIETTIVI DELL’ACCORDO

– “Il documento – ha detto il sindaco Graziano Delrio – mette a sistema gli interventi dei soggetti proprietari e attuatori per la realizzazione del Campus universitario al San Lazzaro. Dopo il recupero dell’antico Foro boario (ex Zucchi) già attivo come sede universitaria e la riqualificazione in corso dei chiostri di San Pietro, il Comune estende il proprio impegno nella realizzazione di sedi per l’Ateneo promuovendo questo Accordo e impegnandosi ora nelle consistenti opere di urbanizzazione, acquisizione salvaguardia e manutenzione del patrimonio arboreo del parco storico, nella realizzazione di parcheggi. E’ ultimato il collegamento alla città con l’estensione della linea metropolitana di superficie, dotata di una stazione a servizio del San Lazzaro. Inoltre, siamo impegnati nella riqualificazione del padiglione Vittorio Marchi che sarà studentato, ospiterà servizi per studenti e docenti oltre a laboratori di ricerca, e nella ristrutturazione del padiglione Lombroso come sede del museo nazionale della Psichiatria, mentre stiamo valutando eventuali nuovi usi del padiglione Esquirol”. L’impegno complessivo del Comune di Reggio per il San Lazzaro è stimato attualmente in 20 milioni di euro. “Diamo dunque ulteriore centralità all’Università – ha concluso Delrio – e al Complesso del San Lazzaro dove potranno avere ulteriore sviluppo facoltà universitarie e laboratori di ricerca, come quelli di Agraria e Ingegneria”.

“Con la firma di questo atto si compie un passaggio importante e atteso da anni” ha detto la presidente della Provincia Sonia Masini, che ha ricordato l’investimento di palazzo Allende sul Campus universitario, “pari a 30 milioni di euro per il restauro e la ristrutturazione dei sei padiglioni di proprietà dell’ente, interventi che di fatto hanno dato avvio alla costruzione del Campus. Ora è necessario completare la cittadella del sapere, se vogliamo migliorare la competitività dell’ateneo di Reggio Emilia. Riteniamo che si debba puntare sulle nostre vocazioni, in particolare sull’istruzione ed il sapere tecnico e scientifico”. La presidente Masini ha anche sottolineato come “l’acquisto dei padiglioni dall’Azienda sanitaria locale abbia il duplice scopo da un lato di investire sulla sanità reggiana e, dall’altro, di mettere a disposizione dell’università strutture adeguate. Si tratta peraltro di un’area dal cospicuo valore storico, oltre che di un polmone verde per la città”.

Per il rettore dell’Università di Modena e Reggio, Aldo Tomasi, “si sostiene il progetto di espansione di Ingegneria e Agraria, fondamentali per lo sviluppo del nostro Ateneo. E’ una situazione difficile per le Università, siamo convinti che per uscirne serva investire e concentrare le forze, a cominciare da quelle presenti sul territorio, con l’obiettivo di portare la sede di Reggio al massimo delle sue possibilità. Questo è lo spirito dell’accordo, che trovo quindi pienamente condivisibile”.

Il direttore generale dell’Ausl, Mariella Martini, ha definito “ottima la formulazione del Pru San Lazzaro. Le strutture in possesso dell’Ausl, non più necessarie ai fini dell’azienda, di grande rilievo storico e architettonico, sono trovano nello studio e ricerca un’adeguata destinazione. Altri immobili del Complesso, oggi adibiti a uffici, potranno essere progressivamente lasciati liberi dall’Ausl e potrebbero ospitare attività coerenti con l’attività del Campus: è il caso ad esempio dell’Esquirol. Per l’Ausl, la vendita di tali immobili significa sostenere il piano degli investimenti dell’azienda, quindi investire per nella sanità”.

“L’alienazione del padiglione Vittorio Marchi – ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova, Ivan Trenti – consente di reperire importanti risorse per completare il quadro finanziario necessario alla realizzazione dell’Ala Sud del nostro ospedale: un intervento che si aggiunge agli altri ampliamenti realizzati in tempi recenti. Concordo pienamente, dunque, sul fatto che investire nel Campus significa anche investire sulla salute e la sanità della nostra città”.

Hanno immediata efficacia gli impegni relativi alla progettazione e realizzazione del primo stralcio delle opere di urbanizzazione e al riparto dei costi, oltre alla definizione degli oneri di manutenzione e gestione. Per gli aspetti urbanistici, sarà necessaria la ratifica dei Consigli comunale e provinciale, che riprenderanno i lavori a settembre.

PRIMO STRALCIO DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE – Prevede:

– una prima parte delle dotazioni in fregio alla ferrovia Milano-Bologna per un totale di 330 posti auto a diretto servizio dei padiglioni finalizzati a sollevare le aree interne al parco;

– una seconda parte di dotazioni per la sosta esterne al comparto, in uso a rotazione, come ampliamento del parcheggio scambiatore Funakoshi per un totale di 110 posti auto in più rispetto alla quota di posti auto esistenti di 175.

Nell’ambito del primo stralcio di realizzazione delle opere di urbanizzazione, è prevista inoltre la piantumazione di 194 aceri in doppi filari lungo i nuovi percorsi di penetrazione a cui si vanno ad aggiungere 50 pruni e 26 querce lungo l’asse dei parcheggi, oltre alle nuove recinzioni verdi realizzate con una siepe in viburni per una lunghezza di 532 metri complessivi effettivi (corrispondente a circa 532 nuovi arbusti) e altre essenze in disposizione non continua per 150 nuovi esemplari messi a dimora.

Il progetto per le opere di urbanizzazione prevede un importo complessivo di circa 10 milioni di euro. Le opere comprese nel primo stralcio ammontano a circa 2,9 milioni di euro di cui 900.000 a carico del Comune di Reggio Emilia e 2 milioni a carico dell’Università di Modena e Reggio.

Gli interventi, suddivisi in due lotti, prevedono oltre alla manutenzione e messa in sicurezza dell’area verde, la realizzazione dei nuovi percorsi ciclopedonali e la riqualificazione del viale principale nord, la realizzazione della rete delle acque bianche a servizio della zona nord e la sistemazione delle aree di pertinenza dei padiglioni.

OBIETTIVI GIÀ RAGGIUNTI

– Se la sottoscrizione dell’Accordo formalizza gli obiettivi e gli impegni delle parti in una prospettiva comune, negli ultimi anni gli enti coinvolti non hanno certo tralasciato il loro impegno per il Campus del San Labaro, che è parte di un impegno più generale per garantire e implementare l’attività universitaria nella sede reggiana: questa è parte di un Ateneo quest’anno al secondo posto per qualità e offerta di servizi fra le Università statali italiane, e abitualmente al vertice della classifica dell’eccellenza nel nostro Paese.

Le sedi universitarie a Reggio sono oggi l’antico Foro boario (ex Zucchi) recuperato dal Comune; i chiostri di San Pietro (acquisiti dal Comune e in fase di restauro da parte della Sovrintendenza) e il Complesso del San Lazzaro, ove la Provincia ha acquisito e recuperato sei padiglioni (Tamburini, Morselli, Buccola, Besta, De Sanctis, Livi) destinandoli a sede universitaria: l’Università, che ha aperto nei padiglioni sedi di corsi di laurea, è detentrice dei diritti di superficie.

Il Comune ha inoltre proceduto alla riconversione del padiglione Vittorio Marchi (villa Marchi). E’ stato completato il progetto definitivo per l’inserimento nell’immobile di uno studentato da 46 posti alloggio suddivisi in 10 appartamenti, una mensa, qualche attività commerciale a servizio del campus e locali destinati ad attività di formazione e ricerca compatibili con gli usi presenti in zona (Crpa e Cciaa). La parte dello studentato sarà totalmente finanziata per un importo pari a 3.461.000 euro, già ottenuti.

La stessa Amministrazione comunale sta realizzando il recupero del padiglione Lombroso, destinato a museo della Psichiatria, con annessi spazi di studio e ricerca: la fine lavori è prevista per dicembre 2010, per un importo complessivo di 3.100.000 di cui 2.056.000 di euro finanziati con risorse ministeriali e 1.050.000 di euro a carico del Comune.

Relativamente al recupero del patrimonio edilizio, gli enti locali hanno deciso con Università di Modena e Reggio l’inserimento, all’interno del lotto della ex Colonia agricola, dei laboratori di Agraria con le serre e, nel lotto della ex Porcilaia, dei laboratori della facoltà di Ingegneria che saranno probabilmente affiancati, secondo una ipotesi di lavori, dalla nuova sede dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna.

Il tratto di metropolitana di superficie Reggio – San Lazzaro è in fase di realizzazione e il termine dei lavori è previsto nei prossimi mesi. L’opera, realizzata in due stralci, il primo nella tratta da Bagnolo alla stazione ferroviaria di Reggio e il secondo dalla stazione al San Lazzaro è stata finanziata dal ministero per il 60% del suo importo.

GLI ENTI SOTTOSCRITTORI DELL’ACCORDO

– Comune di Reggio Emilia è proprietario di alcuni terreni (via Doberdò e lato San Maurizio) e della viabilità pubblica, è detentore del diritto di comodato d’uso sul padiglione Lombroso; Provincia di Reggio Emilia è proprietaria dei padiglioni Buccola, Tamburini, De Sanctis, Besta, Livi, Morselli che ha restaurato e ristrutturato; Università degli Studi di Modena e Reggio è detentore di diritti di superficie sugli stessi padiglioni; Azienda Usl di Reggio Emilia è proprietaria degli spazi e strutture Morel, Vassale, Orti, Ziccardi, Uac, Porcilaia, Valsalva, Bertolani, Tanzi, Colonia agricola, Lombroso, Guicciardi, Golgi, Villa Rossi, Dosaggio, Biffi, Esquirol, Bagni, Conolly, Stuoie; Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova è proprietaria del padiglione Vittorio Marchi; Azienda Farmacie comunali riunite (Fcr) è coinvolta per garantire l’accessibilità da via Doberdò attraverso la cessione di una porzione di area pertinenziale.