passioni conf 09La nuova stagione del Teatro delle Passioni conferma la sua vocazione di ricerca nel segno della drammaturgia contemporanea come nell’attenzione ai nuovi allestimenti, in un progetto che vuole offrire al pubblico, la tradizione del nuovo e la conoscenza e la scoperta del contemporaneo. Anche quest’anno Emilia Romagna Teatro Fondazione partecipa attivamente come soggetto produttivo al nuovo programma: nel cartellone 2009-2010 quattro dei tredici titoli in cartellone hanno infatti il sostegno di ERT.

Se la stagione del Teatro Storchi, programmato anch’esso da ERT si chiuderà nel maggio del prossimo anno con CIRCUS 21 spettacolo circense per cui sarà allestito un vero e proprio tendone teatrale, anche il primo spettacolo della stagione 2009-2010 del Teatro delle Passioni ‘esce’ da quelli che nel linguaggio teatrale si definiscono ‘luoghi deputati’ e si trasferisce alla Rocca di Vignola. Sarà infatti la suggestiva sede ad ospitare (dal 10 al 22 ottobre) EREMOS nella continuità di programmazione con VIE Scena Contemporanea Festival. Frutto del lavoro di due anni di Paolo Musìo e Thedoros Therzopoulos, l’uno protagonista, l’altro regista, entrambi curatori dell’adattamento scenico, Eremos è il segno di un laborioso attraversamento degli scritti del filosofo Carlo Michelstaedter, nato a Gorizia da un’antica famiglia ebraica mitteleuropea di lingua italiana, i cui versi risuoneranno in scena, nello spazio abitato dalla creazione originale di Jannis Kounellis, maestro greco-italiano dell’Arte Povera. Animo tormentato, intelligenza lucida e fervida, studente indisciplinato ma appassionato di studi classici, Michelstaedter, studiò a fondo i presocratici, i tragici greci, la Bibbia, i grandi poeti italiani. Terzopoulos e Musìo penetrano il testo attraverso un percorso di riconquista della dimensione tragica arcaica, che informa la cultura classica in ogni sua espressione.

Dal 10 al 22 novembre, debutterà in prima assoluta IO PARLO AI PERDUTI, le vite immaginarie di Antonio Delfini progetto teatrale, commissionato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, cui lo scrittore e critico modenese Roberto Barbolini lavora da parecchio tempo e che si ispira alla figura di Delfini scrittore nato e vissuto nella sua giovinezza a Modena, un eccentrico dall’intelligenza paradossale difficilmente incasellabile nel canone del Novecento letterario. Le storie di Delfini possono apparire a volte dei bozzetti di provincia, ma in realtà sono sempre mine pronte a deflagrare per accessi di autoironico narcisismo, di malinconia o per continue provocazioni intellettuali.

Nel ruolo di drammaturgo Barbolini lavora di fantasia tratteggiando una malinconica cornice narrativa di sapore squisitamente delfiniano e concentrando l’azione attorno a un fantomatico appuntamento tra Delfini e il grande amico Mario Molinari. In un luogo inquietante, le schermaglie tra lo scrittore ed una galleria di figure, intrecciano i “commerci” di Delfini con la politica, l’eros, la morte e la cultura del Novecento. L’amicizia, dunque, insieme al senso delle occasioni perdute o mancate, sono alcuni dei luoghi più caratteristici della scrittura e della vita di questo grande autore “perduto”. Nella messinscena di Longhi una scrittura a più voci impregnata del senso incombente dello scacco esistenziale, sarà come alleggerita da un languido andamento di blues.

Dopo l’ampio consenso della stagione scorsa, torna alle Passioni il lavoro del giovane regista e interprete Oscar De Summa AMLETO A PRANZO E A CENA. De Summa presenta qui la sua riscrittura moderna in forma di commedia della figura di Amleto. Lo spettacolo sarà in scena dal 9 al 24 gennaio. Inizialmente creato per il progetto Teatro Errante, un vero e proprio tendone circense che ‘Emilia Romagna Teatro Fondazione’ ha realizzato e con il quale ha portato spettacoli di qualità nelle città della regione Emilia Romagna che non hanno sale teatrali, lo spettacolo ha incontrato un crescente successo e per la stagione che va a iniziare affronterà una tournèe nazionale.

FINALE DI PARTITA di Samuel Beckett vede un maestro della scena italiana come Massimo Castri confrontarsi per la prima volta con l’autore irlandese; Castri si confronta con un testo capitale del teatro del Novecento, un omaggio – interpretazione della potenza della parola beckettiana.

Stefano Massini è un giovane ma già affermato autore e drammaturgo i cui testi sono rappresentati in tutta Europa. Alle Passioni Massini presenta anche in veste di regista FRANKESTEIN ossia il Prometeo Incatenato, in cartellone dal 4 al 7 febbraio.

In questo allestimento, messa da parte l’icona horror e la ricerca gotica della paura a tutti i costi, Massini, mette in primo piano la sconcertante umanità di Frankestein, alias la Creatura, il frutto della fantasia di Mary Shelley, qui scaraventata nel mondo con un bagaglio di inestricabili domande. La sua dolorosa solitudine è la chiave del testo e illumina, a posteriori, perfino il tortuoso percorso del giovane Victor verso la creazione.

In un gioco continuo di ribaltamenti e di rimandi, si scopre la tormentata continuità che lega la passione prometeica del ventiquattrenne Victor alla desolata diversità della sua Creatura, la cui rabbiosa protesta è quella dell’Uomo contro i limiti dell’esistenza e le frontiere della natura. Il Frankenstein di Stefano Massini si interroga sul labile confine che separa la scienza dal territorio inesplorato dell’oltre. Sarà il racconto della Creatura, grande maschera dominante sulla scena attraverso la proiezione del volto di Sandro Lombardi, a far prendere vita ai personaggi di questo “Prometeo moderno”.

Sempre nel mese di Febbraio, dall’11 al 13 febbraio, sarà alle Passioni un nuovo lavoro del regista Claudio Longhi, NELLA SOLITUDINE DEI CAMPI DI COTONE, testo ormai classico di un autore straordinario e maledetto del teatro contemporaneo. Lo spettacolo rientra in un più ampio Progetto Koltes dedicato da Longhi allo scrittore francese e prodotto dal Teatro di Roma.

Ancora: un testo di un autore straordinario e in certo senso maudit della scena contemporanea, Giovanni Testori, è l’occasione per ritrovare in scena un grande interprete come Sandro Lombardi qui accanto a Iaia Forte. L’occasione (dal 23 al 25 aprile) è data da ERODIADE-ERODIAS presentati nella forma di un dittico, nel confronto di due tempi dell’anima e della scrittura di Testori, tra immersione nella lingua italiana, Erodiade appunto e reinvenzione barocca della stessa del dialetto, nel caso di Erodiàs.

Nel segno di una riscrittura shakespeariana Nicola Rignanese e Leonardo Capuano presentano BUFFONI ARMATI (CLOWNS), nuovo spettacolo a partire da Riccardo III, una divagazione tragicomica sul destino, sull’infinita commedia che la tragedia produce nelle vite di uomini e personaggi, nelle vite di scena sempre alla ricerca di un fine e di una fine. In scena dal 4 al 6 marzo.

DARWIN… TRA LE NUVOLE, in scena il 20 marzo, si presenta come un curioso divertissement tra teatro, fumetto ed epistemologia. Dall’incontro “improbabile” tra un filosofo della scienza, Giulio Giorello, un professore di Fumetto e Cinema d’animazione, Luca Boschi, e un regista teatrale Stefano De Luca, DARWIN… TRA LE NUVOLE nasce questo originale omaggio a Charles Darwin, del quale ricorre quest’anno il bicentenario della nascita. Il viaggio del Beagle, il vascello che per cinque anni porta Darwin in giro per il mondo alla raccolta di materiali e osservazioni all’origine della rivoluzione del pensiero evoluzionistico, diviene la trama di uno spettacolo della conoscenza, in una produzione del Piccolo Teatro di Milano

La stagione delle Passioni riserva ampio spazio alla danza contemporanea. Quest’anno, infatti, saranno in cartellone tre compagnie, due italiane e una di nazionalità francese. Balletto Civile, la compagnia di Michela Lucenti, coreografa e danzatrice già nota al pubblico e alla critica, presenta due episodi dal Progetto DETRITI. Questa nuova creazione della Compagnia si snoda in tre capitoli che nascono come tre spettacoli autonomi e che, successivamente, saranno presentati in un unico spettacolo evento. A Modena sarà presentato il primo lavoro della trilogia, Animali Vivi (dal 18 al 20 febbraio) e debutterà, in prima assoluta, il secondo, Ama la tua scimmia (19 e 20 febbraio).

 

La seconda presenza italiana del cartellone è quella di una giovane compagnia di Ravenna, già finalista al Premio Scenario, il Gruppo Nanou. La compagnia presenta a Modena il progress del Progetto MOTEL. Lavoro pensato in forma di trilogia, non ancora compiuto in forma definitiva, ripropone la prima parte che ha debuttato a Ferrara, e presenta, in anteprima assoluta a Modena, la seconda. In scena il 7 e l’8 maggio.

La compagnia francese ospite della stagione è la compagnia di Nacera Belaza. LE CRI, lo spettacolo che andrà in scena alle Passioni in prima nazionale, è stato presentato questa estate al Festival di Avignone. Nella danza minimalista ed espressiva di Nacera Belaza convivono magicamente l’ascesi e il piacere, lo spiritualismo e una discreta forma di sensualità lungo il dipanarsi di un grido interiore di libertà. Lo spettacolo prende le mosse dal corpo femminile inerte che si anima gradualmente trasportato dai salmi di Larbi Bestam e dalle incantevoli voci di Maria Callas e Amy Winehouse.

Fin qui la stagione delle Passioni. La stagione del Teatro Storchi è stata già presentata prima dell’estate e qui la rialleghiamo. Cogliamo quindi l’occasione di segnalare due spettacoli che ne completano il già ricco cartellone. Nel mese di marzo, il 9 e il 10, sarà a Modena l’istrionico Antonio Albanese con PERSONAGGI dove Albanese, solo in scena, saprà valorizzare al meglio indubbie qualità di performer. Sempre nello stesso mese di marzo, il giorno 8, andrà in scena un lavoro di Antonio Latella prolifico regista che presenta a Modena LE NUVOLE da Aristofane, nella traduzione di Letizia Russo, che ha debuttato questa estate al Festival di Spoleto.

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