scuola_materna_asiloI numeri sono importanti, e lo sono tanto quanto dicono che a Modena tutti i precari avranno lavoro, tutte le famiglie che hanno fatto richiesta avranno il tempo pieno, tutte avranno il tempo prolungato alle medie, sempre se richiesto. La diminuzione dei tempi prolungati è dovuta alla diminuzione della domanda, col conseguente taglio di insegnanti.Gli asili? Gli enti locali potrebbero volendo cercare un accordo a livello di Regione, per dare ciò che chiedono le famiglie. Gli asili nido? Beh quelli sono comunali, e sono anche quelli con le liste d’attesa più lunghe. Come la mettiamo? Gli assessori dei diversi Comuni, delle Unioni a nord e sud hanno qualcosa da dire, oltre che insegnare al ministro un mestiere che i numeri dicono loro stessi fanno non troppo bene? A Carpi 1 bambino su 4 che ne fa richiesta è in lista d’attesa. Chi ha perso il lavoro rischia di non trovare posto al nido, e di non poter accettare nuovi posti di lavoro. Ma i Comuni in questi anni con un continuo aumento della richiesta non sono riusciti a crescere in maniera coerente.

E’ vero che il vizio nazionale è spiegare agli altri come devono fare il loro mestiere, ma in questo caso, credo sarebbe opportuno pensare a risolvere quanto è in potere dei comuni, senza gettare nel panico le famiglie, su rischi che a Modena è evidente sono stati superati da una buona gestione delle risorse da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)