Giampilieri, Scaletta Zanclea, Santo Stefano di Briga, Molino e Messina sud. Si continua a scavare nel fango di questi piccoli comuni della provincia di Messina per trovare i dispersi del violento nubifragio che due giorni fa ha devastato la zona. Venti finora i morti accertati, 84 feriti e circa 435 gli sfollati. Stamattina in via Rizzo a Giampilieri sono stati estratti dal fango i corpi delle ultime due vittime: una mamma e un bambino.

Un bilancio tragico che , purtroppo, che sembra essere destinato a salire considerevolmente. ”Alla fine ci saranno almeno 50 morti, è una situazione molto grave anche se limitata a due valli”, ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha annunciato che probabilmente oggi raggiungerà le zone più colpite per “vedere e parlare con le persone”.La situazione più critica si registra proprio a Giampilieri, dove è franata una parte di collina. Il comune, già colpito da un’alluvione due anni fa, è stato completamente sommerso dal fango e 435 persone sono state trasferite in alcuni alberghi di Messina, dopo essersi rifugiati nella scuola elementare del paese.

Altra zona colpita e devastata nella quasi totalità è Scaletta Zanclea dove sono sei i cadaveri che sono già stati estratti dalle case. Secondo il sindaco Mario Briguglio, sotto le macerie del paese ci sarebbero altre sei persone, tutti cittadini abitanti che si trovavano in casa quando è arrivata l’ondata di fango. Ancora difficile raggiungere le zone per i soccorritori. Strade impraticabili e sommerse dal fango, linee ferroviarie interrotte. Restano ancora isolate le frazioni di Molise e Altolia dove le ruspe sono in azione per liberare la strada dal fango e dai detriti. Dalla Protezione civile siciliana, comunque, assicurano che a piedi sono arrivati nelle due località i volontari per portare cibo e acqua alle circa 200 persone che vivono lì. Stamani in Prefettura si è già svolta una riunione dell’unità di crisi.Il Presidente del Consiglio dovrebbe arrivare a Messina già oggi “a vedere e parlare con le persone”.

 ”La situazione è molto problematica. C’è il paese completamente isolato e ci sono colate di fango e smottamenti. Stiamo trasportando le persone, 5 per volta, con gli elicotteri dell’esercito. Ci sono sicuro una ventina di morti e trenta dispersi. Alla fine ci saranno almeno 50 morti”, ha detto il premier la scorsa notte al termine della presentazione del film Barbarossa di Renzo Martinelli, al Castello Sforzesco di Milano. In nottata sono stati identificati alcuni dei corpi recuperati fino ad ora dai soccorritori. Si tratta di Simone Neri, 28 anni, che prima di essere travolto dal fango a Giampilieri aveva tratto in salvo numerosi familiari; Letterio Maugeri, 60 anni, e Giuseppe Tonante, 76 anni, anche loro uccisi dalla frana che ha devastato la borgata; Concetta Cannistraci, 71 anni, rimasta sepolta nel crollo di una palazzina a Scaletta Zanclea così come Santa Torcino, 42 anni; e infine Carmela Oliveri, 47 anni, il cui cadavere è stato recuperato in mare, nei pressi di Roccalumera, da una motovedetta dei vigili del fuoco. Ieri erano stati già identificati Pasquale Bruno, 40 anni, Francesco De Luca, 70 anni, Martino Scibilia, 80 anni, Salvatore Scionti, 64 anni, Roberto Carullo, sovrintendente della Polfer e Agnese Pellegrino, 44 anni e Onofrio Sturiale, 26 anni. Risulta invece ancora dispersa Ketty De Francesco, 30 anni, il cui nome era stato inserito ieri tra le vittime.

Tra i feriti cinque meno gravi si trovano ricoverati presso la scuola ‘De Amicis’ a San Filippo, piccolo centro vicino alla zona colpita dal nubifragio.Il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, che ieri sera è stato sui luoghi devasti dal nubifragio, ha convocato per oggi alle 13.30 la giunta di governo per decidere i primi interventi e programmare una serie di provvedimenti di breve e medio periodo per tutto il territorio siciliano volti ad evitare che simili catastrofi possano ripetersi in futuro. L’assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Nino Strano, ha fatto sapere che l’Azienda siciliana Trasporti e l’Anav metteranno a disposizione i pullman delle aziende per il trasporto degli sfollati e di quant’altro dovesse essere necessario in questo momento di emergenza.

 Per ospitare gli sfollati Uras Federalberghi e Confindustria Sicilia Alberghi hanno offerto le strutture dei loro affiliati.Incessanti continuano i soccorsi, a cui partecipano uomini della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, forze dell’ordine, militari dell’esercito e i tecnici siciliani del Soccorso Alpino e speleologico in molti casi impegnati a scavare nel fango alla ricerca di dispersi, oltre che a portare in salvo le persone che sono ancora in situazioni di pericolo. Sono poi in corso i controlli dei carabinieri contro i furti nelle abitazioni degli sfollati. E’ stata già infatti segnalata la presenza di sciacalli nelle zone del disastro.Intanto il maltempo ha provocato gravi danni anche in altre zone della Sicilia. Un costone roccioso è franato ad Erice, in provincia di Trapani, dove è stata disposta l’evacuazione di cinque famiglie nella frazione di Casa Santa. Probabilmente a causa delle forti piogge un blocco di pietra si è staccato dal monte, precipitando e franando nei pressi di un’abitazione, senza causare comunque feriti.

A Palermo dopo un violento nubifragio abbattutosi in nottata sono nuovamente allagate diverse abitazioni e garage a Mondello e a Belmonte Chiavelli. Impraticabili numerose strade e decine gli interventi dei vigili del fuoco per liberare gli automobilisti rimasti in panne in viale Regione siciliana, in via Messina Marine e i corso dei Mille.

Fonte Adnkronos