socialePiù di cento persone tra docenti, referenti dell’associazionismo, operatori del sociale, amministratori, semplici cittadini hanno partecipato oggi all’Open Space Technology intitolato: “Diritti crescono? Cercasi proposte per una nuova educazione alla cittadinanza”, promosso dal servizio Comunicazione e Documentazione dell’Assemblea legislativa, in collaborazione con il Difensore Civico dell’Emilia-Romagna e l’Ufficio Scolastico Regionale.

Discussioni libere. Opportunità di proporre temi e coinvolgere gli altri, di ascoltare e confrontarsi con le idee altrui. Queste le caratteristiche essenziali dell’Open Space.

I lavori si sono aperti con il saluto del Vice Presidente dell’Assemblea legislativa, Paolo Zanca, e si concluderanno nel pomeriggio con le riflessioni del Difensore Civico, Daniele Lugli.

“Quello dei diritti è un tema molto importante per tutti – ha affermato il Vice Presidente Zanca – . Il compito di chi partecipa all’Open Space è promuovere idee che abbiano percorsi concreti di realizzazione. I tempi odierni ci chiedono sempre più di diventare cittadini globali, ecco quindi che il ruolo dell’educazione alla cittadinanza diventa sempre più fondamentale. I nostri ragazzi hanno bisogno di recuperare questi principi.”

A seguire l’intervento di Marianella Sclavi, docente di Arte di ascoltare, gestione creativa dei conflitti ed etnografia urbana, che ha sottolineato come “l’OST sia un approccio che già di per sè educa alla cittadinanza. La disposizione delle sedie in cerchio significa mettere tutti alla pari” ha detto la docente, che ha spiegato come l’OST sia una modalità inventata nel 1985, “ma dimostra come dovrebbe essere la democrazia oggi, ossia basata sulla capacità di ascoltare le minoranze e leggere a fondo la realtà, per individuare soluzioni che siano più efficaci e più sagge. L’educazione alla cittadinanza non si impara solo a scuola ma con l’esperienza, con la vita.”

Gerardo De Lutzemberger, consulente della Genius Loci, ha poi introdotto le regole fondamentali dell’Open Space Technology, premettendo che non esiste mai un programma fisso ma è tutto spontaneo e in divenire con una sola legge: la libertà di partecipare ai diversi gruppi di discussione, spostandosi liberamente da un gruppo all’altro.

Entusiasmo e grande coinvolgimento tra i presenti che al suono del gong si sono alzati ed hanno riempito la bacheca con le loro proposte.

Tra i temi emersi: cittadinanza e società multietnica, vie della cittadinanza e dimensione storica, diritti di cittadinanza maschili e/o femminili, cittadini di fatto ma non di passaporto, i giovani imprenditori di sè stessi, educazione alla cittadinanza e nuovi media, educazione alla cittadinanza e il futuro dell’ambiente.

A fine giornata verrà redatto un report con le varie proposte concrete emerse dai lavori dell’Open Space, che diventerà uno strumento operativo per educare alla cittadinanza.