asilo nido“Il governo ha stanziato per il 2009, 25 milioni di euro per realizzare asili nido negli uffici pubblici e 80-100 milioni di euro all’anno per realizzarne negli anni successivi. Di fronte agli incentivi offerti dall’esecutivo di centrodestra l’Assessore comunale all’istruzione Querzé continuerà a rifiutare l’idea, da noi ripetutamente proposta, di realizzare un asilo nido all’interno del Comune di Modena?”

A chiederlo è il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, che sulla proposta di realizzare un nido di infanzia a servizio dei dipendenti del Comune e aperto ad altre famiglie modenesi, ha presentato una nuova interrogazione alla giunta comunale.

”Dal 2004 chiediamo alla Giunta comunale di Modena di realizzare quello che altre amministrazioni pubbliche, nonché aziende private modenesi, hanno fatto. Si deve fare un asilo nido all’interno del Comune che serva sia per i dipendenti dell’ente e sia per famiglie esterne. L’Assessore Querzé ci ha sempre risposto di no perché ciò sarebbe risultato discriminatorio nei confronti della famiglie dei dipendenti. Una motivazione giudicata inconcepibile dagli stessi dipendenti del Comune che con una raccolta firme lo avevano chiesto.

In questi anni si sono moltiplicate le aziende e gli enti pubblici che hanno colto le nuove possibilità offerte dai governi di centro destra aprendo nidi aziendali e contribuendo a ridurre le liste di attesa delle famiglie. Perché il Comune di Modena, che recentemente ha confermato l’aumento della domanda di nido delle famiglie modenesi, è rimasta una delle poche realtà ha negare questa opportunità ai propri dipendenti? Come è possibile che un l’Assessore, nonostante i nuovi contributi offerti dallo Stato, continui a rifiuti la possibilità di offrire servizio che non solo andrebbe a soddisfare le esigenze dei dipendenti comunali ma che automaticamente allargherebbe l’offerta dei posti disponibili nella rete degli asili nido presenti in città? A distanza di tanti anni l’atteggiamento della Giunta Pighi appare sempre più inconcepibile”.