auto trafficoGli italiani riducono l’uso dell’auto, ma i costi di gestione rimangono elevati e i problemi sulle strade sono sempre sotto gli occhi di tutti. E’ quanto emerge dal Rapporto Automobile 2009 realizzato dall’ACI in collaborazione con Censis Servizi.

Nell’ultimo anno la crisi economica ha spinto gli automobilisti a percorrere mediamente 600 chilometri in meno rispetto al 2007. Gli aumenti di alcuni costi di gestione, soprattutto legati al parcheggio (+50%) e alle multe (+57%), hanno favorito nuove forme di mobilità diverse dall’auto a vantaggio anche del trasporto pubblico locale che rimane però incapace di rispondere alle aspettative dei cittadini.

“Gli italiani non perdono le cattive abitudini al volante: divieto di sosta, eccesso di velocità, parcheggio in doppia fila e mancato uso delle cinture di sicurezza sono le infrazioni più ricorrenti. —commenta l’ing. Orlandi presidente di A.C. Modena- Chi sono i più trasgressivi? I giovani, in particolare per l’abuso di alcol, associato alla guida. La velocità e l’abuso di sostanze alcoliche sono i principali nemici della sicurezza stradale. Più controlli e sanzioni più severe per i responsabili di incidenti mortali sono sollecitati dall’opinione pubblica. ”

Il tutto però deve avere origine da un percorso formativo continuo che parta dall’obbligo della prova pratica per il patentino dei ciclomotori, prosegua a 17 anni con un anno di apprendistato alla guida di un’auto affiancati da un tutor, e si consolidi con corsi periodici di guida sicura presso strutture qualificatedelle quali ACI è stata un antesignana.

“Lo studio — conclude Orlandi — conferma: il trasporto pubblico locale purtroppo non riesce a costituire una valida alternativa all’auto. Bus e tram fanno registrare un incremento del 7,9% della domanda, ma il 46,3% degli italiani ne rifiuta l’uso in quanto scomodi e poco pratici. Sono necessari anche nuovi incentivi nel 2010, per favorire il rinnovo del parco circolante con vetture a basso impatto ambientale e dotate dei più “avanzati” dispositivi per la sicurezza. Meglio ancora se gli incentivi fossero estesi anche alle auto usate, ma solo le più moderne”.