carcereI consiglieri Comunali del Pd Francesco Rocco e Maurizio Dori intervengono su carenze d’organico e sovraffollamento nel carcere di Sant’Anna.

“In una conferenza stampa, lo scorso 16 ottobre, quattro importanti sigle dei sindacati di polizia penitenziaria (FP/CGIL, UIL/POLPEN, SINAPPE, CNP) hanno denunciato nuovamente la ormai insostenibile situazione del Carcere di Sant’Anna in cui, nonostante le roboanti promesse elettorali fatte da alcuni importanti esponenti del PDL, perdurano carenze d’organico e sovraffollamento.

A sostegno delle loro argomentazioni, i sindacati hanno affermato: “… degli sbandierati 41 nuovi agenti (di cui 30 entro ottobre e 11 a gennaio 2010), ridotti a 31 pochi giorni dopo, sono solo 4 i nuovi agenti che effettivamente arrivati…” e ancora “… attualmente in servizio a Sant’Anna vi sono 145 agenti, di cui solo 73, divisi in tre turni di 8 ore, addetti alla vigilanza diretta dei carcerati e 28 impiegati nel trasporto dei detenuti -per cure e udienze-. Questi sono i lavoratori che sono destinati a vigilare su 550 detenuti mentre invece l’organico previsto sarebbe di 226 unità per una popolazione carceraria di 220 detenuti…”.

Di fronte a questi numeri, che testimoniano ancora una volta come il Governo Berlusconi non mantenga le promesse, il Partito Democratico modenese non può rimanere indifferente. Abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio Comunale sull’argomento e abbiamo in programma un incontro con i sindacati di Polizia penitenziaria per sentire direttamente da loro quali siano i reali problemi, soprattutto in prospettiva del nuovo anno. Siamo stanchi di essere presi in giro e di vedere che certi temi siano utilizzati dalla destra solo in campagna elettorale per raccogliere voti e poi dimenticati. Di fronte a noi abbiamo due problemi serissimi: turni di lavoro massacranti e umilianti per gli operatori e condizioni disumane di vita per i detenuti. Vogliamo rispetto per gli agenti, che a causa di queste problematiche sono costretti a raddoppiare i turni lavorativi ,senza vedersi pagati tra l’altro gli straordinari maturati, con conseguenze negative anche per la loro vita familiare, e per i detenuti, ai quali deve essere garantita una permanenza nelle carceri dignitosa e umana”.