aceto_balsamico_di_modena_lrgTutelare i produttori onesti di aceto balsamico IGP “contro qualunque frode e falsificazione”. E’ quanto chiede l’on. Ivano Miglioli in una interrogazione al ministro delle Politiche agricole Luca Zaia.

“Alla fine di ottobre – spiega il parlamentare del Pd – i carabinieri dei NAS hanno messo sotto sequestro amministrativo 323 mila bottiglie di aceto balsamico di Modena che non avrebbe i requisiti per l’utilizzo di tale denominazione. Pochi giorni dopo la ditta produttrice ha fatto sapere che il prodotto era stato oggetto di immediato dissequestro a seguito di un provvedimento del Ministero. Circostanza singolare – commenta Miglioli – che ha spinto la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Modena e i Consorzi dei produttori a chiedere chiarimenti e un formale accesso agli atti. Fino ad oggi sembra che nessuna risposta sia stata ancora data mentre l’accesso agli atti è stato respinto”.

Dal 24 luglio scorso non è più possibile produrre aceto balsamico Modenasenza la certificazione IGP. Occorre quindi che sia prodotto nelle province di Modena e Reggio Emilia o in uno stabilimento certificato da CSQA, un organismo di certificazione indipendente specializzato anche nel settore agroalimentare. Il 6 agosto il Ministero ha autorizzato alla giacenza delle scorte di prodotto (fino ad esaurimento) e delle etichette (fino all’aprile 2010) purché denunciate all’Istituto di controllo della qualità. Dopo alcuni mesi i consorzi hanno segnalato al Ministero che diverse ditte non avevano ancora effettuato la dichiarazione delle giacenze, né fatto l’iscrizione all’organismo di controllo.

“Per questo – conclude il parlamentare Pd – chiediamo al ministro Zaia quali controlli e verifiche stia effettuando il suo ministero per evitare frodi e falsificazioni e tutelare i produttori che rispettano le norme”.