“Il bilancio del comune di Mirandola – accusa Antonio Platis, capogruppo del PDL – non è più virtuoso come un tempo, visto che nel 2010 e 2011 a fatica si rispetteranno i parametri europei e nel 2012, verosimilmente, si disattenderà il patto di stabilità”.

Le scelte errate delle passate amministrazioni, oggi pesano fortemente sul futuro della città.

Basti pensare che il Comune sta cercando di vendere più aree edificabili possibili per fare cassa. Purtroppo il 72% dei ricavi servirà per coprire le spese correnti e non per investimenti. Quando le aree appetibili finiranno, cosa si venderà?

L’Amministrazione ha rimesso a bilancio la vendita di svariati stabili, ma, dopo tantissimo tempo, non si sono trovati acquirenti. Questo vero e proprio ‘libro dei sogni’ va a cozzare con i piani d’investimento che, per mancanza di liquidità, non verranno realizzati, ma posticipati a data da destinarsi.

Sul versante della spesa, la macchina comunale rappresenta il 33% dei costi dell’intero bilancio. Se a questi aggiungiamo le consulenze, gli stipendi degli amministratori e le aziende partecipate perennemente in perdita (piscine comunali, Atcm, …) è facile scoprire che le risorse da dedicare allo sviluppo e al sostegno delle famiglie sono veramente poche.

Se le scelte di fondo non sono condivisibili, apprezziamo la mano tesa del sindaco Benatti alla nostra richiesta di dialogo. Avevamo chiesto ed ottenuto con un emendamento della giunta più fondi alla scuola, materne statali e paritarie in primis, più fondi per le imprese, il commercio e le famiglie.

“Auspico – commenta Platis – che la via del confronto rimanga aperta in quanto la città ha bisogno dell’apporto di tutte le sensibilità per essere rilanciata veramente”.

(Antonio Platis, capogruppo del PDL)