Raffica di rialzi per la benzina che arriva a toccare 1,35 euro al litro. Ancora una volta, tutte le compagnie petrolifere hanno speculato sui prezzi dei carburanti, dando l’ultima stangata agli italiani ancora in vacanza che rientreranno entro domenica.

Secondo stime del Codacons gli ingiustificati aumenti dei carburanti verificatosi dal 23 dicembre ad oggi, determineranno una stangata aggiuntiva per gli automobilisti pari ad almeno 15 milioni di euro.

Alla vigilia di Natale la benzina si pagava in media 1,301 euro al litro, mentre il diesel 1,149, il 5 gennaio la media era già salita a 1,327 per la benzina e 1,172 per il diesel, mentre oggi vola addirittura, rispettivamente, a 1,338 e 1,183 €/litro.

Alla fine un rialzo di 3,7 centesimi di euro per la benzina e 3,4 centesimi di euro per il gasolio. Aumenti privi di qualunque fondamento, che dimostrano l’arricchimento dei petrolieri in questo periodo vacanziero, a discapito dei poveri automobilisti già tartassati. Il tutto avviene nell’indifferenza del Governo, ed in particolare del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, che da almeno un anno continua a promettere misure di liberalizzazione senza attuarne nemmeno una.

Per questo al Codacons non resta che ribadire la richiesta di dimissioni del Ministro Scajola, incapace di far fronte allo strapotere delle compagnie petrolifere.