E’ toccato al veterano a chiudere la parte mediatica della ventesima edizione di Wrooom. Felipe Massa è alla sua quinta stagione come pilota ufficiale della Scuderia Ferrari Marlboro ma il suo rapporto con Maranello e il suo mondo risale ancora più indietro nel tempo: “E’ molto bello tornare qui, anno dopo anno. Questo è il modo migliore per iniziare una stagione, in una maniera assolutamente unica cioè lavorando ma anche divertendosi”.

Felipe si è dichiarato in forma e pronto ad affrontare il nuovo capitolo della sua carriera in rosso, confidando in un anno migliore di quello passato e in una macchina più competitiva. “Dopo l’incidente non ho mai pensato di dover smettere di correre, anzi ero convinto di poter tornare in pista già a Valencia” – ha detto il pilota brasiliano – “L’incidente non ha assolutamente modificato il mio approccio al lavoro e il mio modo di pensare. L’aver dovuto affrontare tante difficoltà nella vita mi ha sempre fatto imparare molto. Ho sempre avuto molto sostegno dalla Ferrari, da quando ho iniziato a correre per questa squadra ma è stata incredibile la forza che mi ha trasmesso e la disponibilità che mi hanno dimostrato tutti dopo l’incidente: sapevo che potevo aspettarmelo ma quello che mi hanno dato è stato eccezionale. Prospettive per il campionato? Anche se è presto per dirlo perché non conosco le prestazioni della nuova macchina e non sappiamo a che punto sono gli altri team, ritengo sia stato giusto dedicarsi allo sviluppo dalla metà della passata stagione”.

Interrogato su come fosse cambiata la sua vita dopo essere diventato padre Felipe ha così risposto: “L’arrivo di mio figlio ha reso la mia vita speciale, ma non ha modificato il mio modo di vivere le corse. Quando mi siedo in macchina non penso alla famiglia, solo quando rientro nel garage mi ricordo di essere padre. Dicono che si perde un secondo al giro per ogni figlio? Un campione come Schumacher ha vinto molto anche con due figli…”.

Per il pilota brasiliano la decisione di Michael di tornare alle gare con la Mercedes non influenzerà il loro rapporto: “Michael è un amico ed è stato un compagno di squadra importante per crescere e migliorare, lontano dalle gare l’amicizia rimane ma in pista sarà un avversario da battere come gli altri. Difficile dire se abbia fatto la cosa giusta perché non so cosa si prova a fermarsi dopo una vita passata a correre. Secondo me il suo ritorno farà bene a questo sport, lui è un grande talento e penso possa essere competitivo da subito. Sarà strano vederlo correre con un’altra squadra dopo tutti gli anni passati in Ferrari, anche se non c’erano le condizioni perché lui tornasse”.

A proposito delle modifiche regolamentari questa è l’opinione di Massa: “Le gare senza rifornimento rappresentano un cambiamento importante. Da parte nostra, stiamo lavorando intensamente con la Shell per migliorare per quanto possibile i consumi senza penalizzare la prestazione. La strategia della gara dipenderà molto dalla posizione di partenza. In certe situazioni sarà importante essere aggressivi nei primi cinque giri per guadagnare posizioni oppure, in altre, adottare una tattica più attendista: dipenderà molto dalle circostanze”.

Sul nuovo compagno di squadra Felipe si è dimostrato convinto della bontà della scelta fatta dalla Ferrari: “Nella mia carriera ho sempre avuto dei compagni di squadra formidabili ed è un fattore che mi ha permesso di imparare e migliorare perché c’è molto da imparare da un altro stile di guida, dal suo metodo di messa a punto, da come affronta le curve e come si comporta in frenata. Sono sicuro che saremo in grado di lavorare bene insieme perché questo aiuterà entrambi e soprattutto la squadra nello sviluppo della macchina. Di sicuro ognuno di noi lotterà per stare davanti perché questo è lo sport. Fernando è un pilota dal grande talento e cercherò di aiutarlo per quella che è la mia esperienza in Ferrari. Abbiamo discusso nel 2007 alla fine della gara del Nuerburgring perché mi accusava di non essermi comportato onestamente: poi ci siamo chiariti, lui si è scusato ed è finita lì. In questi giorni ci siamo confrontati sulle nostre idee di sviluppo della macchina. Differenze con chi lo ha preceduto? Anche se ho lavorato molto bene con Kimi ho parlato più con Fernando in questi tre giorni che con lui in tre anni”.