Termosifoni divelti, lampadari smontati e spaccati, cassette della luce divelte dal muro e gettate per terra, letti e divani completamente squarciati, vasca da bagno, lavandini e sanitari spaccati, ringhiere e scalini di tutti i piani della casa divelti e spaccati, elettrodomestici distrutti: in queste condizioni una donna di 30 anni, dirigente d’azienda residente a Reggio,  ha trovato la sua casa di tre piani.

Credeva fosse stato l’ex marito che da tempo la perseguitava, da quando lei aveva deciso di separarsi dopo un anno di botte e violenze.  Ma il responsabile del ‘cataclisma’ sarebbe l’ex suocero e non l’ex marito. I Carabinieri lo avrebbero incastrato grazie alla prova del Dna eseguita sulle tracce ematiche trovare sul luogo della devastazione. Ora l’uomo è indagato per il reato di danneggiamento.

I fatti risalgono allo scorso maggio, ma solo ora si sa con certezza che a devastare tutto, causando danni per almeno 40.000 euro, era stato il suocero, un uomo di 49 anni. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvi, è stata avviata a seguito della denuncia sporta dalla vittima.