E’ stato rinnovato l’accordo tra Comune di Reggio Emilia e UniCredit Banca a sostegno dei genitori soli con bambini residenti a Reggio Emilia. Grazie alla virtuosa collaborazione tra pubblico e privato per il sostegno delle fasce più deboli, prosegue l’esperienza della “Carta etica” che dal 2006 a oggi ha dato sollievo alle difficoltà economiche di 270 famiglie monogenitoriali.

Novità del protocollo d’intesa firmato oggi da Comune e istituto di credito – presentato dal sindaco Graziano Delrio, dall’assessore comunale alle Politiche sociali Matteo Sassi, da Paolo Paterlini condirettore commerciale ‘Famiglie e privati’ di UniCredit Banca Emilia Ovest e dalla dirigente dei Servizi sociali comunali Annamaria Fabbi – l’estensione del beneficio anche ai padri soli.

Secondo l’accordo sarà il Comune di Reggio Emilia ad individuare, tra quelle seguite dal circuito di accoglienza e dai Servizi sociali del Comune, le persone (madri o padri soli) destinatarie dei 120mila euro messi a disposizione dell’istituto di credito. I beneficiari verranno avvisati per lettera e saranno chiamati presso un’agenzia Unicredit a ritirare una carta prepagata che verrà assegnata loro gratuitamente e ricaricata con 100 euro al mese per un anno. Attualmente sono circa 800 le madri sole e 20 i padri soli con figli, seguiti dai Servizi sociali comunali.

“E’ una misura di welfare significativa che accompagna nuclei familiari a superare la fase di difficoltà, ad uscire dalla povertà – ha detto il sindaco Delrio – Non si tratta dunque di un’azione ‘assistenzialistica’, è un’opportunità per sostenere il percorso verso una vita autonoma e sicura. Un’esperienza positiva tra pubblico e privato, in questo caso UniCredit Banca che ringrazio della proficua collaborazione, volta a una delle categorie più a rischio, quella delle madri e da adesso anche dei padri soli con figli. L’aiuto si inserisce in un contesto di forte intervento sul sociale per il benessere della comunità, che impegna il Comune di Reggio con 27 milioni di euro a cui si aggiungono circa 1,5 milioni per le misure straordinarie anticrisi”.

Il condirettore commerciale di UniCredit Banca, Paterlini, ha sottolineato come “questa iniziativa è uno dei segni tangibili che concretizza la nostra politica di sostegno del territorio. L’accordo con il Comune di Reggio Emilia, che si perpetua dal 2006 e che si aggiunge a quelli stretti con altri Comuni italiani, testimonia che è possibile ed efficace la sinergia tra i protagonisti del territorio per la costituzione di una concreta rete di solidarietà”.

I fondi messi a disposizione da UniCredit Banca sono resi disponibili grazie all’innovativa carta di credito UniCreditCard Classic E, venduta da alcuni anni presso le banche del Gruppo UniCredit (UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia). Si tratta di una normale carta di credito che può essere emessa su entrambi i circuiti internazionali MasterCard o Visa, ma con una importante differenza: il 3 per mille di ogni spesa effettuata dai possessori andrà ad alimentare un fondo destinato ad iniziative di aiuti concreti nei confronti delle fasce più deboli, senza nessun onere aggiuntivo per i possessori. Grazie ad essa, UniCredit può quindi destinare una parte delle risorse raccolte a fini di solidarietà, mentre i possessori della carta di credito “etica” possono fare beneficenza con il semplice utilizzo della carta e senza alcun onere aggiuntivo.

L’assessore Sassi ha evidenziato come “la collaborazione con partner privati rientra in un quadro di forte programmazione di aiuti alle famiglie, a carico della nostra rete di protezione sociale. Creiamo così opportunità di riconquistare autonomia, dignità e responsabilità per persone e famiglie, che possono avere problemi anche a prescindere dalla crisi. I dati ci confortano, perché in effetti molte persone ricuperano autonomia dopo una fase di aiuto. Chi dice che il welfare è assistenzialismo o non è documentato oppure è in malafede”.

Delle 270 madri che già hanno usufruito di quest’opportunità in passato, ha spiegato la dirigente dei Servizi sociali del Comune di Reggio, Fabbi, 107 sono italiane e 163 straniere, provenienti in prevalenza da Ghana, Niger, Marocco e paese dell’ex Unione sovietica. Nell’80 per cento dei casi le donne hanno a carico un solo figlio, mentre nel restante 20 per cento vivono con due o più bambini. La maggior parte sono ragazze tra i 30 e i 40 anni (65 per cento dei casi).

La carta etica si inserisce appunto nelle iniziative promosse dal Comune di Reggio a sostegno delle fasce più deboli: dai contributi alle famiglie colpite dalla crisi (cassaintegrati, disoccupati) al sostegno degli affitti; dal blocco degli sfratti e delle tariffe dei servizi alla riduzione delle rette di nidi e scuole d’infanzia, case protette e centri diurni per anziani; dagli assegni di cura alle altre misura di finanza sociale come il sostengo sui mutui prima casa e i prestiti d’onore.