Fim, Fiom,Uilm e Fismic esprimono soddisfazione per l’alta adesione allo sciopero di oggi in tutti gli stabilimenti modenesi del Gruppo Fiat. L’astensione dal lavoro è stata pressoché totale tra i lavoratori diretti alla produzione in Ferrari, Scaglietti, Maserati e nei due stabilimenti Cnh.

Anche ai quattro presidi mattutini davanti agli stabilimenti nutrita è stata la partecipazione di lavoratori e lavoratrici. La protesta si è svolta in modo pacifico e sono stati lanciati slogan per chiedere il mantenimento dell’occupazione.

Con lo sciopero nazionale di 4 ore di oggi Sindacati e lavoratori hanno protestato contro il Piano industriale denominato Piano Italia presentato lo scorso 22 dicembre dall’ad Marchionne e chiedono certezze sul ruolo futuro e sulla presenza del Gruppo Fiat in tutto il territorio nazionale equindi anche per gli stabilimenti modenesi e i relativi 5.000 addetti.

Al termine dei presidi, una delegazione di Sindacati e Rsu è stata ricevuta dalle autorità locali, il Prefetto di Modena e Presidente della Provincia. Il Prefetto Basile ha dato disponibilità a riportare al Governo le rivendicazioni dei Sindacati e le preoccupazioni in merito all’applicazione del Piano Italia e delle eventuali ricadute che potrebbe avere sul territorio modenese.

I Sindacati hanno anche chiesto al Prefetto di perorare presso il Governo la richiesta di adeguamento degli ammortizzatori sociali in relazione alla gravità della crisi in atto, in particolare si chiede il raddoppio delle settimane di Cigo da 52 a 104, e l’eliminazione del massimale della cassa integrazione, ripristinando il parametro dell’80% dell’ultimo stipendio.

Il Presidente Sabattini e l’assessore provinciale Ori si sono impegnati a chiedere un incontro urgente ai vertici delle aziende Fiat modenesi, per conoscere le prospettive future degli stabilimenti a salvaguardia dei livelli occupazionali.

(Fim/Cisl Fiom/Cgil Uilm/Uil Fismic Modena)