Si amplia il patrimonio di aree verdi protette del modenese grazie ad un gemellaggio che realizza un ponte ecologico con la Costa Rica, un Paese del Centro America particolarmente sensibile alle tematiche ambientali. Un accordo che intercorre tra l’Istituto Nazionale di Biodiversità – INBio di Santo Domingo de Heredia e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha consentito l’intitolazione di una nuova area del Parco Nazionale del Tenorio della Costa Rica, acquisita grazie a fondi raccolti dalle Guardie Ecologiche Volontarie di Modena, proprio all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che l’ha ora adottata per compiere studi e ricerche di particolare interesse sulla biodiversità, preservandone l’integrità.
Il traguardo, particolarmente significativo a livello di cooperazione internazionale, è un riconoscimento per l’intensa attività di ricerca a favore della conservazione della biodiversità e degli ecosistemi forestali del Paese Centroamericano, svolta da molti anni in quel Paese dal prof. Dario Sonetti del Dipartimento di Biologia dell’Ateneo modenese-reggiano.
In questo parco, come in altre strutture legate a INBio, gli studenti del corso di laurea in Biologia, già oltre una dozzina, hanno avuto e avranno la possibilità di frequentare stage sul campo e preparare la propria tesi di laurea, cosa che sta svolgendo un’ultima laureanda che ha raggiunto la Costa Rica, Marcella Bulfarini, che, nell’ambito dello stage presso INBio, sta compiendo una ricerca eto-ecologica su una delle ultime popolazioni di tapiro presenti sul versante atlantico del Paese.
Ma, le novità che vedono coinvolte l’Ateneo emiliano vanno ben oltre. Infatti, con il sostegno dell’Ambasciatore italiano nella Costa Rica dott. Diego Ungaro e dell’Associazione degli Italiani di Costa Rica, il prof. Dario Sonetti ha avviato lo studio per la realizzazione di una stazione biologica e meteoclimatica nella Riserva Karen nella penisola di Nicoya, un laboratorio che potrebbe diventare punto di riferimento e centro di un consorzio interuniversitario per lo studio degli impatti dei cambiamenti climatici sulla ricchissima ma sensibile biodiversità degli ecosistemi tropicali.
“E’ con grande sorpresa e orgoglio – commenta il prof. Dario Sonetti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – che nell’ultima missione nella Costa Rica effettuata lo scorso mese, ho partecipato con funzionari del Ministero dell’Ambiente locale ad una piccola ma significativa cerimonia in cui è stata intitolata ufficialmente al nostro Ateneo una nuova area di un Parco Nazionale. E’ sicuramente un onore per noi e per l’Italia vederci ricordati in un Area Protetta di questo Paese, tra i primi per le politiche di conservazione, a fronte di tante targhe che citano la collaborazione di altre nazioni e importanti Università del mondo, che possono essere viste visitando i Parchi Nazionali della Costa Rica. L’idea della creazione di una stazione biologica e meteoclimatica nella Riserva Karen, già oggetto di nostre iniziative precedenti in termini di acquisizione di nuove aree e creazione di un Centro di Educazione Ambientale, è stata discussa in un incontro con l’Ambasciatore italiano nella Costa Rica dott. Diego Ungaro in presenza del Ministro dell’Ambiente Jorge Rodriguez e del Direttore di INBio, prof. Alfio Piva, che da sempre sostiene l’interscambio con la nostra Università, il quale recentemente è stato eletto a Vicepresidente della Repubblica della Costa Rica. Il sostegno all’iniziativa che cade nell’Anno Internazionale della Biodiversità è stato unanime e la stazione che verrà realizzata servirà a tutti i ricercatori italiani interessati allo studio ed alla ricerca sulle attuali impellenti emergenze del pianeta”.