Grande interesse e attenzione ha suscitato il convegno “Lo Start up delle assicurazioni in agricoltura” promosso M.a.b Movimento Autonomo di Base Nuova Cittadinanza di Cavezzo e Vignola in collaborazione con Coop.Di.Italia che si è svolto il 17 aprile 2010 presso la Sala Modulare della Camera di Commercio di Modena.
Subito l’apertura dei lavori da parte del Dott. Celestino Eugenio, Segretario del Comitato Mab di Cavezzo, che ha ricordato la scadenza della domanda PAC di maggio prossimo che segna lo start up del nuovo sistema di tutela delle imprese agricole dalle calamità naturali; sistema che è stato voluto dal decreto legislativo del 102 del 2004 col quale si abbandona il vecchio meccanismo delle indennità con i contributi a fondo perduto e dei contributi in conto interesse che tanti danni hanno fatto alle imprese che sono state usurate dalle Regioni che sottraevano i soldi a loro destinati e dalle banche che non erogavano i mutui a interessi agevolati.
Il nuovo sistema entra a regime per cui ha sottolineato il segretario del Comitato MAB, Celestino “Dobbiamo far si di riabilitare le imprese agricole ad assicurarsi però con una logica del tutto diversa e più moderna rispetto al sistema previdente in cui regnava il monopolio dei Consorzi di Difesa limitato sostanzialmente a polizze monorischio che non coprivano i rischi della impresa agricola nel suo insieme. In sostanza, con la prossima domanda PAC del 2010 ogni impresa agricola deve inserire un “cespiglio” cioè deve esporre una opzione su di una pagina del proprio fascicolo aziendale in cui esprime la volontà di contrarre una polizza di assicurazione agevolata su una o su tutte o una parte delle produzioni che ha in atto o che ha intenzione di avviare”. Il segretario del MAB ha invitato poi i presenti a fare molta attenzione agli avvoltoi della speculazione burocratica operata da uffici di organizzazioni che per fare questa opzione chiedono da 50 a 150 euro, ma si tratta di una truffa infatti questa opzione richiede solo un cespiglio e lascia invariato il resto del fascicolo aziendale pertanto deve essere una operazione assolutamente gratuita e senza spese per l’agricoltore.
Questa annotazione da inserire nella domanda PAC 2010 per esprimere la volontà che ci si vuole assicurare serve per poi avere il contributo sul premio di assicurazione che quest’anno è anch’esso disaccoppiato per cui non viene più intermediato dal Condifesa ma giungerà in tasca dell’agricoltore direttamente.
Da quest’anno il contributo sul premio di assicurazione di spettanza delle imprese agricole viene aumentato perché si vuole che le imprese agricole si avvicinino e si riabituino a fare le polizze di assicurazione sui danni da calamità naturali e potrà arrivare sino all’85% del costo del premio di assicurazione dovuto dalla singola impresa agricola siccome oltre ai fondi già destinati a tale misura dal Fondo di Solidarietà Nazionale si aggiungeranno i di previsti dalla P.A.C. erogati dall’Unione Europea. Essendo la Pac legata al fascicolo aziendale si è ribadito l’importanza di avere un fascicolo aggiornato correttamente: a questo punto l’assemblea è stata molto partecipata in quanto gli agricoltori hanno evidenziato le loro esperienze negative su errori, superi di particelle, omissioni, fatte dai Caa per cui si è ritenuto più opportuna la prassi seguita dal Mab di far tenere il fascicolo aziendale presso la regione per evitare errori che potevano bloccare il premio Pac. Del resto dopo l’esperienza negativa delle quote latte si intuisce come questi tipi di errori ripetuti molto spesso non sono casuali ma possono avere finalita’ truffaldine a danno delle imprese.
L’intervento del Dott. Celestino si è concluso dicendo: “La filosofia della nuova legge sulla calamità naturali tende ad una copertura totale del rischio della impresa agricola in luogo delle polizze monorischio (solo grandine) per cercare di sviluppare le polizze plurischio in cui si coprono tutti i danni da avversità legate alla attività agricola (grandine, vento, tromba d’aria, siccità, pioggia persistente) comprendendo anche le fitopatologie.
E questo riguarda l’avvio della riforma che dobbiamo far si che entri in funzione quanto prima rompendo gli indugi e la rassegnazione delle imprese agricole per farsi si che il sistema assicurativo mediante degli appositi fondi creati anche a carico delle compagnie di assicurazione possa coprire anche le crisi di mercato come avviene già in altri paesi come, in primis, in Francia e Germania”.
La parola è passata al Dott. Attilio Pigretti, presidente di Coop.di.italia. che ha parlato dei vantaggi del nuovo sistema ossia che col disaccoppiamento del premio l’agricoltore saprà finalmente con chiarezza quanto costa il premio di assicurazione che va a contrattare e saprà quanto è il contributo che gli spetta. In tal modo l’agricoltore vorrà capire meglio il meccanismo di calcolo del premio e cosa sta comprando – cosa che sino ad oggi i Condifesa non hanno mai spiegato e fatto capire – in modo che sappia effettivamente le coperture che ha. In tal modo spenderà un costo di premio certamente inferiore rispetto a quello che ha sostenuto sino ad oggi, conoscendo perfettamente il costo residuo in quanto il premio lo riceve direttamente per cui può fare con immediatezza la sottrazione per sapere il netto del costo. Il responsabile di Coop.di.Italia è passato a fare degli esempi concreti del tipo di rischio da assicurare, il valore e il calcolo del premio anche rispetto al calcolo del contributo.
Nell’insieme l’incontro è andato nella direzione di una gestione amministrativa che porti alla riduzione dei costi e a ottimizzare i ricavi. La direzione voluta dagli agricoltori i quali sono stati messi dinanzi alla difficoltà di capire meglio le cose che riguarda la loro attività: solo che ci sia chi li informa come ha fatto in questo caso il MAB seguendo la sua vocazione di agricoltori auto organizzati che si sono ripresi la delega affrontando direttamente le problematiche e risolvendole.