I segnali che emergono appaiono positivi, ma solo l’applicazione delle scelte legate alla riorganizzazione della polizia municipale ci dirà quali miglioramenti tangibili sono stati conseguiti. L’istituzione di un ufficio mobile, l’aumento del numero dei vigili di quartiere e delle pattuglie in motocicletta, la creazione di nucleo di prossimità che si rapporti con i commercianti e i residenti del centro storico, oltre al potenziamento del sistema di videosorveglianza della centrale operativa, rafforzano l’azione di presidio del territorio portando sulla strada e tra la gente nuove risorse. La direzione – evidenzia Confesercenti – è corretta.

In attesa di misurarne, con serenità e senza atteggiamenti pregiudiziali l’efficacia, occorre contestualmente ricordare che il miglior impiego delle risorse umane e tecnologiche a disposizione, deve andare di pari passo con il recupero delle zone delle città oggi più degradate. Altrettanto importante, ad esempio è portare a compimento i programmi di recupero che interessano l’Errenord, il Windsor Park e la zona del Tempio. Queste realtà, tra l’altro, suggeriscono utili indicazioni per cercare di contenere il rischio che analoghe situazioni si sviluppino in nuove aree della città. Pur sapendo che alla luce delle norme che regolano gli insediamenti commerciali e le destinazioni d’uso urbanistiche praticamente non esistono margini d’intervento per evitare elevate concentrazioni di alcune tipologie di attività, Confesercenti rileva quanto sia importante un’equilibrata distribuzione dei cosiddetti negozi etnici, questo anche per favorirne la corretta e piena integrazione.

Da ultimo Confesercenti evidenzia l’opportunità di rafforzare l’attività di lotta all’abusivismo commerciale che, in spregio a tutte le regole che disciplinano l’esercizio delle attività imprenditoriali, penalizza pesantemente chi opera correttamente e, nonostante la congiuntura economica negativa, continua ad investire.