Il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani è stato confermato nella carica di presidente della conferenza delle Regioni e delle Province autonome. L’elezione è avvenuta in mattinata nel corso dell’assemblea dei governatori riuniti a Roma.Per il neopresidente si tratta di una riconferma: ha infatti ricoperto questo incarico dal 2005 ad oggi. Errani ha raccolto consensi bipartisan. A suo favore infatti si sono espressi anche il premier Berlusconi, i governatori regionali del centro destra e anche il ministro leghista Calderoli.

La riunione di oggi ha eletto anche il nuovo ufficio di presidenza. Membri sono le regioni Molise (che ricopre anche la carica di vicepresidente), Lombardia, Basilicata e Calabria. Alle sue convocazioni parteciperà, da “esterno”, anche il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, in qualità di coordinatore delle Regioni a statuto speciale. Piccolo terremoto, invece, nelle commissioni: quella sulla Sanità, che era in mano alla Toscana, vedrà il coordinamento del Veneto. Al Piemonte va la commissione Ambiente che incorpora da oggi anche le Politiche energetiche. Gli Affari finanziari restano sotto il coordinamento della Lombardia; gli Affari comunitari e Internazionali alla Sicilia; le Infrastrutture, la Mobilità e i Trasporti alla Campania; Beni e Attività culturali alla Calabria; le Politiche sociali alla Liguria; l’Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca alla Toscana. Restano invariate le commissioni Politiche agricole (Puglia), Attività produttive (Marche) e Cooperazione (Umbria). Nasce la commissione speciale per la Protezione civile che sarà in mano al Friuli Venezia Giulia per dodici mesi per poi passare alla Provincia autonoma di Trento. Quindi se il centrodestra non ricopre la carica di presidente ha sicuramene un grande peso nelle commissioni.

“Sono stato il presidente della conferenza delle regioni per cinque anni e mi appresto al mio nuovo mandato. Il mio modo di fare il presidente non cambierà”. Vasco Errani, confermato all’unanimità alla guida del parlamentino delle regioni, ufficializza: “la conferenza ha votato e ha nominato me come presidente. Si tratta di una conferma importante che nasce da una scelta chiara che è una scelta istituzionale”. Il presidente è stato – sottolinea -“deciso dalle regioni tenendo conto che la conferenza ha un ruolo fondamentale: quello di assicurare piena autonomia e le loro prerogative alle regioni in un confronto ispirato dal principio della leale collaborazione”. Un ruolo che signific a – ha aggiunto – “massima collaborazione” con le altre istituzioni ma anche “massima fermezza nel sostenere il ruolo delle regioni, a cominciare dalla manovra economica e dal federalismo”.