“Una politica di sostegno rivolta agli esercizi esistenti che tra le non poche difficoltà apportate dai cantieri hanno continuato a lavorare, ma soprattutto pensare ad un rilancio commerciale serio del Corso incentivando nuove aperture e giovani imprenditori”, è il chiaro messaggio, unitamente alla soddisfazione per l’ultimazione dei lavori, che arriva dagli operatori commerciali di Confesercenti a pochi giorni dalla riapertura di Corso Cabassi.

“Non c’è alcun dubbio sull’utilità di questa riqualificazione, necessariamente da fare, per favorire un rilancio del cuore cittadino – spiega Giorgio Greggio, storico titolare del Bar Martini, tradizionale Caffè della città dei Pio – Ma a noi in quanto esercenti quanto è effettivamente costata? Se vogliamo tracciare un bilancio, abbiamo pagato un conto sicuramente salato. Certamente ha influito anche la crisi economica che non accenna a mollare la presa, ma nel corso dei mesi caratterizzati dai lavori abbiamo subito un calo degli introiti di circa il 40%. Un conto salato se consideriamo che questa è forse la porta principale di accesso al centro cittadino. Si poteva gestire meglio la situazione, organizzare la fasi di lavoro rispettando anche le necessità degli esercizi commerciali, cosa che è stata lasciata purtroppo al caso. Poi non si capisce perché la riapertura è avvenuta il lunedì mattina quando per logica era sicuramente opportuno pensare ad un fine settimana, momento in cui il flusso di persone che si reca in centro è sicuramente maggiore. Da parte dell’amministrazione comunale ci sono stati chiari segnali di ascolto, ma nulla di più, senza per altro alcuna concreta agevolazione nei nostri confronti, a partire dalla tassa per il dehor che per altro è aumentata”.

Ci si discosta di poco anche nella vicina agenzia Con Due Effe Viaggi. Una delle titolari Vanessa Nadalini parla chiaro: “Ci auguriamo a questo punto porti i benefici attesi e che al più presto riprenda quel via vai che ha sempre caratterizzato il corso. È indubbio che, in primo luogo per noi, sono stati mesi di disagio, il calo di clientela oltre che di presenze è stato notevole senza contare l’incidere della crisi economica. Ma è pur vero che si potevano accelerare i lavori andando incontro anche alle necessità degli esercizi commerciali e aprire il corso con un po’ di anticipo. Si era parlato della festività del Patrono, ma tra un rimando e l’altro, si è arrivati alla fine di giugno. Per un’attività come la nostra è purtroppo tardi perchè il periodo ormai lascia poche alternative: chi prenota per le proprie vacanze lo fa in anticipo, al momento delle offerte e salvo qualche caso isolato difficilmente aspetta all’ultimo”.

“Nessuno discute sulla necessità dei lavori e nemmeno della qualità degli stessi: il corso a colpo d’occhio si presenta molto bene e a guadagnarne è tutto il centro storico – afferma Pina Bisi dell’omonima nonché storica gioielleria – ‘Finalmente’ possiamo dire, nonostante l’austerità dei mesi appena trascorsi e l’incognita ora degli studi settore dietro l’angolo, l’auspicio è quello di un ritorno della gente. Alla riqualificazione urbana però dovrebbe seguirne una più commerciale volta ad un concreto rilancio dell’asse corso Cabassi-corso Fanti. Si parla sempre del centro storico come di un centro commerciale naturale Per questo occorrerebbe da parte dell’amministrazione comunale la volontà di intraprendere un seria politica di rilancio del commercio in quello che è il salotto buono della città. Una politica attenta, fatta di agevolazioni e sgravi nei confronti di chi intende aprire nuove attività commerciali, soprattutto capace di coinvolgere i giovani così da incentivarli ad aprire nuovi esercizi commerciali con contratti di affitto e finanziamenti agevolati. La riqualificazione commerciale rappresenta sicuramente la via per dare nuova linfa vitale e nuove opportunità ala centro storico”.

Una posizione condivisa anche da Massimo Flisi, commerciante, con un’attività poco distante da Corso Cabassi. “Il piccolo commercio costituisce l’ossatura portante dell’economia ed è sicuramente da incentivare, partendo anche e soprattutto dalle riqualificazioni urbane come è avvenuto appunto per Corso Cabassi. È stato sicuramente fatto un ottimo lavoro e il ritorno delle auto come della gente è di buon auspicio. La via in altri termini da percorrere è questa, ma occorre anzitutto l’impegno delle istituzioni”.

“La fine dei lavori in Corso Cabassi – precisa Massimiliano Siligardi, direttore di Confesercenti Carpi – chiude un ciclo di riqualificazione che negli ultimi anni ha riguardato tutto il centro storico cittadino. Per le attività commerciali del Corso sono stati mesi molto difficili anche perchè il cantiere è rimasto attivo proprio nel periodo in cui la crisi economica ha mostrato i suoi effetti più feroci. Adesso è necessario mettere in campo delle iniziative che richiamino l’attenzione su Corso Cabassi e facciano riscoprire ai cittadini questo scorcio di centro per tanti messi sottratto alla loro fruibilità. Intanto resta il rammarico di non aver potuto riaprire durante la settimana del patrono e di dover aspettare il Downtown di settembre per celebrare l’inaugurazione”.