Il Sindaco Pighi ha parlato per la prima volta degli stati generali di Modena lo scorso marzo, in piena campagna elettorale, forse anche per dare fiato ad un gruppo PD che faticava, e per mettere a tacere le troppe polemiche attorno ai vari progetti in atto, con qualcosa che “profumasse” di partecipazione alle scelte.

CI sono voluti quasi 4 mesi perché si avviassero i primi confronti, e arriveremo – forse – a qualcosa, non prima dell’estate 2011. Ma questo qualcosa cosa sarà? Idee? Progetti? Atti? E nel frattempo? Chi potrà davvero permettersi di stare a guardare? Certo le grandi scelte meritano riflessione, ma 6 anni a questa giunta non sono bastati a mettere insieme un’idea armonica di città, ma semplicemente un coacervo di progetti fra loro sconnessi, e invisi a buona parte dei cittadini. Questi andranno avanti? Se la risposta è si, di cosa stiamo parlando?

Infine la beffa di un incontro con i parlamentari e consiglieri regionali dell’opposizione, per il quale nessuno dei presunti invitati, ha ricevuto lo straccio di un invito. E’ questa la splendida organizzazione dei confronti? Chi c’è c’è, chi non c’è affari suoi, e comunque è colpa sua? Se è una manovra maldestra per gettare discredito sui rappresentanti dell’opposizione, temo si rivolgerà contro chi ha avuto questa idea. Purtroppo temo che questi incontri si risolveranno nel solito gruppetto che se la canta e se la suona. Solo che adesso la città non ha tempo: e chi governa da 60 anni dovrebbe avere una maggiore sintonia con la città, al contrario continua la navigazione a vista, solo che la chiama “stati generali”.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)