La Regione Emilia-Romagna, attraverso il Sottosegretario alla presidenza Alfredo Bertelli, nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa, ha replicato all’interrogazione a risposta immediata sul caso Esselunga presentata dal Consigliere regionale del Popolo della Libertà Fabio Filippi.

“Una risposta evasiva e scontata. Come prevedibile la Regione Emilia-Romagna, anche se indirettamente, approva i metodi attuati dall’amministrazione modenese nella vicenda Esselunga.” Dichiara Fabio Filippi.

“Bertelli – aggiunge Filippi – ha tirato in ballo il decreto Bersani 114/98 sul commercio, le competenze di Provincia e Comune, le “esternalità negative”, la legge regionale sulle rivendite di alimentari e la delibera regionale 88/2000, relativa al PRU del comune di Modena. Un minestrone per dirci che la Giunta regionale non può intervenire sulla questione. Per la Regione la competenza, sulla vicenda, è esclusiva del Comune di Modena. Non importa se le anomalie sono evidenti, se ci sono state irregolarità: noi ce ne laviamo le mani.

Viene da pensare che la Giunta regionale non fosse allo scuro della vicenda. Chi c’è dietro i burattini Sitta e Pighi?

Evidentemente i rapporti affaristici tra mondo cooperativo rosso e giunte rosse sono sempre più solidi. L’Italia è il paese delle intercettazioni: non ci risulta, però, che vengano ascoltate le conversazioni telefoniche dei presidenti delle coop rosse o degli amministratori del Pd.

Sitta, ex dirigente coop, fa pressioni a Esselunga SpA per ‘sottrargli’ un terreno legittimamente acquistato, favorendo in questo modo una cooperativa amica. E nessuno muove un dito.

Pressioni analoghe erano state operate dagli amministratori locali di Vignola e Bologna. Esiti identici: Esselunga ‘obbligata’ a vendere. Evidentemente alla società di Caprotti, in Emilia Romagna, è vietato fare concorrenza alle coop. In questo modo si ostacola il libero mercato e la libera concorrenza privata, diritti stabiliti dalla Costituzione e previsti dallo Statuto regionale.

Gli amministratori del Comune di Modena devono essere censurati per i loro comportamenti ‘arbitrari’ e ‘arroganti’ messi in atto per ostacolare Esselunga. Ho presentato, assieme ai colleghi del Pdl, della Lega Nord e dell’UDC, un nuovo atto ispettivo, una risoluzione, chiedendo il voto dell’Assemblea legislativa sulla vicenda. A Esselunga SpA deve essere garantito il diritto sacrosanto di competere nel libero mercato”.