Sono gli applausi a scandire il ricordo e sono state due ragazze nate nell’80, Camilla Andrini e Rossella Zuffa, a ricordare le 85 vittime della strage alla stazione di Bologna, che causo’ anche 200 feriti. La piazza, rimasta in silenzio, ha scandito un lungo applauso prima dei tre fischi del locomotore che alle 10.25, ora in cui esplose la bomba bloccando le lancette dell’orologio della stazione, hanno dato il via a un lungo minuto di silenzio.

Niente fischi o contestazioni durante tutta la celebrazione, come era avvenuto invece negli scorsi anni al momento in cui avevano preso la parola rapprentanti del Governo: manifestazione che, per la prima volta dal 1993, ha visto l’assenza di un ministro dal palco, e il solo intervento del presidente dell’Associazione vittime Paolo Bolognesi. Alla celebrazione hanno partecipato, oltre a circa 200 familiari dele vittime con una gerbera bianca, anche la figlia di Aldo Moro, Agnese, e il figlio del magistrato Emilio Alessandrini, Marco, e una nipote del magistrato Mario Amato, Sara Mesa.

Presente sul palco, oltre al segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani, anche il segretario del Prc, Paolo Ferrero, e le massime autorita’ cittadine tra cui il prefetto Angelo Tranfaglia, in rappresentanza del Governo. In mattinata era intervenuta, nella sala del consiglio comunale, anche il commissario prefettizio di Bologna, Anna Maria Cancellieri.