“Lambruschi e pignoletto saranno di ottima qualità se non ci saranno sorprese dovute alle bizze meteorologiche”. La Cia di Modena fa una prima valutazione dell’annata viticola dopo una ricognizione nei vigneti del territorio, dalla pianura alle colline L’annata si preannuncia “interessante”, anche se per gli esiti produttivi sarà determinante il mese di agosto.

Una caratteristica di quest’anno che accomuna tutte le aree produttive della Penisola è il ritorno a un calendario ‘normale’, dopo gli anticipi del 2009: il freddo rigido che ha contraddistinto il lungo e piovoso inverno ha infatti rallentato lo sviluppo vegetativo, determinando uno slittamento in avanti, rispetto allo scorso anno, di quasi tutte le fasi fenologiche, quindi anche della vendemmia.

“I vigneti sono apparsi da subito molto rigogliosi, con grappoli pieni e ben sviluppati – spiega Cristiano Fini, vitivinicoltore e presidente della Cia di Modena – e a fronte di questo contesto, vista la situazione di mercato e soprattutto nell’ottica di una maggiore qualità, molti viticoltori hanno già messo in previsione di intervenire con il diradamento dei grappoli. A fine giugno, purtroppo, alcune grandinate hanno compromesso, sebbene a macchia di leopardo, alcune produzioni”. Alta l’attenzione sul fronte fitosanitario perché l”eccessiva piovosità ha favorito, soprattutto in pianura, alcuni focolai di peronospora (una malattia fungina che attacca l’apparato fogliare ed i grappoli, ndr) che sono stati subito controllati.

“Le stime produttive per la prossima vendemmia sembrerebbero quindi indicare una crescita, rispetto allo scorso anno, con un aumento comunque contenuto entro i limiti del 5%. Speriamo che il mercato del vino riprenda e dia soddisfazione ai produttori – conclude Fini – perché nelle ultime annate i prezzi dell’uva alla produzione a malapena hanno compensato i costi produttivi in crescente aumento “.

Nel 2009 sono stati raccolti un milione e mezzo di quintali di uva con circa 8mila ettari di superficie vitata che hanno generato una Produzione lorda vendibile di quasi 33 milioni di euro.