Appuntamento venerdì 24 settembre alle 22.30 a Spilamberto presso lo Spazio Eventi “L. Famigli”, Viale Rimembranze, 19 con una delle grandi novità di questa edizione del Poesia festival: “Il cinema dei poeti”, in questa prima edizione dedicato a Pier Paolo Pasolini. Per l’iniziativa dal titolo “Una notte con Pasolini” in programma una conversazione su Pier Paolo Pasolini con Walter Siti e letture di Marinella Manicardi.

Siti, grande conoscitore delle opere del poliedrico autore bolognese, approfondirà vita ed opere del Pasolini regista, mentre le letture di Marinella Manicardi renderanno ancor più vera l’analisi e toccante il ricordo di uno dei più grandi autori del cinema italiano, a 35 anni dalla sua scomparsa. Alle 23 si terrà inoltre la Proiezione del film “La Rabbia di Pasolini” (Italia 1963/2008), regia di Pier Paolo Pasolini e realizzazione di Giuseppe Bertolucci.

Nel 1963 i Cinegiornali Mondo Libero di Gastone Ferranti e i materiali reperiti in Cecoslovacchia, in Unione Sovietica e in Inghilterra costituiscono, nelle mani di Pier Paolo Pasolini, la base per dare vita a “La rabbia”, un’analisi lirica e polemica dei fenomeni e conflitti socio-politici del mondo moderno, dalla Guerra Fredda al miracolo economico. Mentre Pasolini è in moviola per completare la pellicola, il produttore decide di trasformarla in un’opera a quattro mani, affidandone una parte a Giovannino Guareschi, secondo lo schema giornalistico del “visto da destra, visto da sinistra”. Pasolini alla fine accetta e rinuncia alla prima parte del suo film per lasciare spazio all’episodio di Guareschi. Nel 2008 emerge la volontà di “risarcire” Pier Paolo Pasolini, tentando di restituire a “La rabbia”, i connotati del progetto originale. Il progetto nasce da un’idea di Tatti Sanguineti, per la regia di Giuseppe Bertolucci, autore che ha già affrontato l’opera pasoliniana, ricordiamo il suo documentario “Pasolini passato prossimo, La rabbia di Pasolini”. “La rabbia di Pasolini” è una coproduzione Istituto Luce, Gruppo Editoriale Minerva Raro Video e Cineteca di Bologna.

“La rabbia di Pasolini” ha una durata di 83 minuti e comprende un’introduzione di Giuseppe Bertolucci, il materiale inedito dell’Archivio Luce (i sedici minuti che “ricompongono” la parte mancante e che trattano, fra l’altro, dei funerali di De Gasperi, del ritorno delle ceneri dei caduti di Cefalonia, della guerra in Corea, della nascita della televisione), l’edizione de “La Rabbia” del 1963 di Pasolini e un’appendice, “L’aria del tempo” (nel quale Bertolucci monta tre cinegiornali ed un numero musicale tutti del periodo ’63 – ’64, che fanno capire immediatamente quale fosse il tenore degli attacchi personali che Pasolini subiva costantemente).

Walter Siti (Modena, 1947) è critico letterario, saggista e scrittore italiano. Formatosi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha insegnato nelle Università di Pisa, Cosenza, l’Aquila. Ha pubblicato due volumi di critica letteraria, Il realismo dell’avanguardia (Einaudi, 1973) e Il neorealismo nella poesia italiana (Einaudi, 1980); ha pubblicato inoltre su varie riviste italiane e straniere (tra le altre, «Nuovi argomenti», «Paragone», «Rivista di letteratura italiana») saggi su Montale, Penna, Pasolini e sulla poesia italiana contemporanea. È il curatore delle opere complete di Pasolini per i Meridiani della Mondadori. A partire dagli anni Novanta si è proposto anche come romanziere, pubblicando Scuola di nudo (Einaudi 1994), La magnifica merce (Einaudi 2004), Troppi paradisi (Einaudi 2006) e Il contagio (Mondadori 2008).

Marinella Manicardi. Attrice e regista, si trasferisce a Bologna durante gli anni dell‘Università. Entra giovanissima nella compagnia Teatro Nuova Edizione e dal ’73 dirige insieme a Luigi Gozzi il Teatro delle Moline, sede produttiva del gruppo. Tra gli spettacoli più famosi Otello! e Freud e il caso di Dora, entrambe di Gozzi, replicati in Italia ed in giro per l‘Europa per diversi anni. Nelle ultime stagioni é stata Tripolina in Via delle Oche di Carlo Lucarelli, Viola Zanboni in L‘Attentato (che verrà ripreso alle Moline nel gennaio ‘05) e Anna Cappelli di Annibale Ruccello, di cui ha curato anche la regia. Oltre al teatro ha partecipato a sceneggiati radiofonici e alle riprese video di alcuni spettacoli per la Rai. Cura con Gozzi la collana Simulazioni (Clueb), dedicata alla drammaturgia italiana contemporanea. Suoi interventi sul lavoro d‘attore sono pubblicati in riviste teatrali e nel volume Teatro e psicoanalisi (Bulzoni). Fa parte della giuria del “Gran giallo città di Cattolica”.