Rafforzare e qualificare il sistema turistico territoriale attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le realtà associative locali, puntando sulla valorizzazione storica dell’area e sul ruolo del Parco nella trasmissione dei valori della Resistenza. E’ questo l’obiettivo della neonata consulta permanente del Parco della Resistenza di Monte Santa Giulia, a Monchio di Palagano. L’idea di costituire un comitato di consultazione per definire la programmazione delle future attività ambientali, turistiche, sportive, culturali e ricreative del territorio, è nata nel corso di un’affollata assemblea pubblica organizzata dal Consorzio Valli del Cimone, soggetto a cui dalla primavera del 2009 la Provincia di Modena ha affidato la gestione il Centro Servizi del Parco.
Durante l’incontro che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dell’ Anpi di Modena e Palagano, delle Guardie Ecologiche, dei Comuni di Palagano, Prignano e Frassinoro, della Scuola Sci Valdragone, di Idea Natura, di Ori Club Appennino e del Moto Club Monchio, il presidente di Valli del Cimone, Daniele Sargenti, ha fatto un bilancio del primo anno di attività del nuovo Centro Servizi polivalente del Parco.
“L’obiettivo di fare di questa struttura il centro propulsore di tutte le attività turistiche, sportive e ricreative dell’Appennino modenese occidentale è stato centrato – ha detto Sargenti – In questi mesi il Parco ha ospitato una fitta serie di attività (escursioni, incontri, convegni, mostre, attività di formazione, attività sportive, iniziative per le scuole, serate a tema sulla valorizzazione delle produzioni locali) che hanno coinvolto l’intero sistema locale. Anche il ristorante all’interno del Centro ha funzionato egregiamente contribuendo alla valorizzazione delle produzioni tipiche del nostro territorio”.
“Ora – ha concluso Sargenti – con la nuova consulta vogliamo sviluppare ulteriormente le attività didattiche e scientifiche del Parco legate al tema della Memoria e della Pace. L’intenzione è quella di inserire Santa Giulia in un contesto più ampio che deve comprendere anche il Museo della Resistenza di Montefiorino per creare un’offerta turistica di carattere storico-culturale. Il primo passo sarà quello di contattare l’Istituto Istoreco di Reggio Emilia e altri musei e parchi della Resistenza per studiare le migliori formule per l’attività specifica”.