Uniti contro la Crisi. Sì ai Diritti, No ai Ricatti. Il Lavoro è un Bene Comune. Per la difesa della Contrattazione Collettiva, dello Statuto dei lavoratori e del Diritto di sciopero. Per l’estensione delle tutele ai precari e alle precarie e una legge sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro.

Sinistra Ecologia Libertà Modena annuncia la propria adesione e presenza alla manifestazione nazionale che la Fiom-Cgil ha proclamato per sabato prossimo a Roma e che vede convergere tantissime e significative adesioni dal variegato versante delle opposizioni e della sinistra italiana per un appuntamento che si prefigura come uno degli snodi centrali dell’indignazione civile di questo Paese.

Come sottolinea Nichi Vendola, “questione democratica e questione sociale sono stabilmente intrecciate”. C’è, quindi, bisogno di una forte mobilitazione a sostegno delle ragioni del mondo del lavoro per ridare ad esso dignità e valore contro gli attacchi regressivi dell’asse Governo-Confindustria.

Gli operai metalmeccanici manifestano – e noi siamo con loro – per un vero contratto votato da tutti i lavoratori e le lavoratrici, dunque per una legge sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro, e contro la logica delle deroghe alla Contrattazione Collettiva. In questi ultimi mesi, i noti e gravi atti della Fiat (sia a Pomigliano che a Melfi) e di Federmeccanica (disdetta unilaterale del Ccnl dei metalmeccanici in vigore, con l’accordo di Fim e Uilm ed il sostegno del Governo) hanno designato l’obiettivo della modifica sostanziale delle relazioni industriali, sociali e sindacali nel senso di una progressiva destrutturazione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

Noi, al contrario, li vogliamo difendere e rilanciare, come vogliamo difendere e ricostruire la democrazia violentata dal “berlusconismo”. Dal punto di vista delle retribuzioni, per dirne una, non dobbiamo mai dimenticare che l’Amministratore Delegato di Fiat, Sergio Marchionne, gode di uno stipendio di 435 volte superiore alla paga media di un suo operaio-dipendente. L’obiettivo della redistribuzione della ricchezza prodotta – tramite l’aumento delle punizioni e delle tassazioni per chi specula, accumula ed evade – rappresenta un passaggio decisivo per uscire dalla crisi in maniera giusta e responsabile.

Infine, bisogna riconoscere che se c’è una grande parte del mondo del lavoro che oggi deve lottare per la difesa dei propri diritti, ce n’è un’altra, altrettanto numerosa, alla quale non è ancora riconosciuta nessuna tutela e nessuna garanzia. Intendiamo, quindi, impegnarci, in tutte le sedi opportune, per ottenere la legittima estensione dei diritti per tutti i precari e le precarie del mondo del lavoro.

(SEL Modena)