Ecco cosa significa ecologia e green economy per il Sindaco Pighi e la sua Giunta: potenziare l’inceneritore. C’è da chiedersi come questo si possa sposare con l’incentivo a differenziare. Quale sarebbe l’interesse a spingere sull’acceleratore della differenziata e del porta a porta, quando ci sono da ammortizzare i costi di un termovalorizzatore sempre più potente?
E infatti nonostante le belle parole, su tutti questi progetti la Giunta avanza lentamente, anzi spesso facendo qualche passo indietro. Del resto non so cosa augurarmi. Se dovessimo davvero raggiungere obiettivi di differenziazione dei rifiuti piuttosto ambiziosi, cosa accadrà all’inceneritore? Certamente Hera non vorrà perdere soldi, e quindi comincerà ad incenerire materiali provenienti da fuori provincia, o peggio, da fuori regione. Con il simpatico esito che una delle aree più inquinate d’Italia, la nostra, che oltretutto si trova rispetto alle montagne, e alla pianura padana, nel punto più basso, pur magari avendo cittadini virtuosi che separano correttamente i rifiuti, avrà anche un enorme inceneritore, che per quanto “Pulito” non esala esattamente profumo di violetta.
Non sono contrario ai termovalorizzatori, ma credo che l’obiettivo dovrebbe essere il massimo della raccolta differenziata, e che il principale incentivo per un territorio dovrebbe essere migliorare l’ambiente in cui vive, attraverso i propri piccoli gesti quotidiani. Se invece chi si comporta bene, poi non vede cambiamenti, l’incentivo decade. Non credo si possa criticare il senso civico dei nostri cittadini, se si è i primi a non averne verso il proprio territorio.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)