Nel rapporto Ecosistema Urbano 2010 presentato ieri da Legambiente e Ambiente Italia, la città di Bologna conferma il nono posto in Italia conseguito lo scorso anno per la qualità ambientale rilevata nei 103 capoluoghi di provincia. Anche quest’anno, è l’unica grande città italiana a figurare nella top ten e si conferma al primo posto assoluto nella graduatoria della mobilità sostenibile, migliorando addirittura il valore, passato dai 92 dello scorso anno a 93,9 punti su un massimo ottenibile di 100 che, come riferiscono le note metodologiche del rapporto Ecosistema Urbano, rappresenta la prestazione ottimale di “una città ideale nelle condizioni attuali e non a una città utopica”.
ATC, che in termini di trasporto collettivo si fa interprete sulle strade cittadine delle politiche di mobilità del Comune di Bologna, esprime soddisfazione per la conferma di un risultato importante: come si dice nello sport, difficile è vincere e ancor di più lo è confermarsi di nuovo al vertice.
I dati dell’indagine di Legambiente confermano come a Bologna sia radicata la consapevolezza di poter contare su un servizio efficiente, suffragati anche dal fatto che la nostra città figuri tra quelle in cui i mezzi pubblici sono più utilizzati. Se si escludono le metropoli (Milano e Roma, che in tema di trasporto pubblico possono giovarsi di linee di metropolitana) e Venezia per la sua particolarità lagunare, come numero di viaggi all’anno per abitante, Bologna figura, infatti, al terzo posto dopo Trieste e Genova tra le grandi città italiane con 248 viaggi, distanziando nettamente importanti città come Firenze, Napoli e Torino, attestate rispettivamente a 170, 191 e 153 viaggi. Il dato trova riscontro anche nei numeri di ATC sugli abbonati annuali del bacino di Bologna, che sono in crescita costante nel tempo: sono infatti passati dai 43.144 del 2004, ai 55.072 del 2009 (45.993 nel 2005; 49.197 nel 2006; 51.489 nel 2007; 53.730 nel 2008 per elencare l’intero trend numerico di crescita).
Quanto alla salvaguardia dell’ambiente e alle esigenze dell’utenza servita, ATC sottolinea la propria propensione agli investimenti mirati all’ecocompatibilità e al miglioramento del servizio: negli ultimi tre anni, ATC – considerati anche i contributi della Regione Emilia-Romagna – ha investito oltre 42,5 milioni di euro complessivi, la maggior parte dei quali (22,7 Mil/Euro) con risorse proprie, per l’acquisto di ben 139 nuovi mezzi. Bologna è oggi tra le realtà italiane che vantano un maggior tasso di rinnovo veicolare dei mezzi pubblici avendo completamente rinnovato il 41% del proprio parco di vetture in soli 7 anni: già oggi i bus ad alta compatibilità ambientale (a trazione elettrica -minibus a batteria e filobus-, ibridi, a metano e diesel di standard Euro3 o più recente oppure dotati di filtri antiparticolato), coprono oltre l’80% del servizio urbano e suburbano ed anche le linee extraurbane di veicoli sono sempre più dotate di moderni ed ecocompatibili.
In tema di utilizzo del metano – ATC conta già 206 bus a metano, di cui 173 a Bologna – occorre ricordare che ATC è la sola azienda in Italia ad avere tre stazioni di rifornimento rapido per la flotta di bus (due a Bologna ed una a Ferrara), impianti che, a regime, consentiranno di rifornire fino a 280 autobus a gas naturale, con un ulteriore, indiscusso beneficio per la qualità dell’aria.
In termini di mobilità sostenibile, un’altra caratteristica bolognese è lo sviluppo del sistema filoviario: ATC è oggi impegnata nel completamento del Progetto Civis e sul prolungamento delle linee 14 (dalla Rotonda Paradisi al Deposito Due Madonne) e 13 (da via Pavese alla stazione di Rastignano) che consentono, da una parte l’attivazione dell’alimentazione elettrica a partire dai depositi, e dall’altra il collegamento intermodale con le Stazioni del Servizio ferroviario metropolitano. Il completamento di questi e di altri progetti che sono allo studio porteranno la filovia a rappresentare uno dei sistemi di trasporto rapido di massa dell’area bolognese con ulteriore miglioramento dell’eco-compatibilità ed aumento della possibilità di scambi intermodali dei flussi di trasporto.