In relazione ai recenti fatti di cronaca che hanno riportato alla ribalta gravi ipotesi di mala amministrazione, l’ALAC – Associazione Liberi Amministratori Condominiali – sede di Bologna, ritiene opportuno intervenire sulla questione precisando che:

• La nostra Associazione vincola gli iscritti con un ferreo regolamento deontologico che gli impone di impostare i rapporti con i condomini sulla base della più assoluta trasparenza e diligenza professionale.

• Dunque, riteniamo un dovere fondamentale per l’Amministratore riportare con veridicità e chiarezza sui prospetti contabili annuali gli estremi di riferimento dei fornitori del Condominio (nome, fatture pagate, impegni di spesa) talché ogni condomino possa, con assoluta semplicità ed economicità, esercitare il suo potere di controllo su quanto annualmente attestato dall’Amministratore, rivolgendosi direttamente al fornitore.

• Qualunque distrazione dei fondi condominiali, che dovrebbero affluire in uno specifico conto corrente dedicato ed intestato al Condominio, per scopi estranei all’amministrazione dello stesso rappresenta una gravissima forma di mala gestio, come pure qualunque commistione tra i fondi di più Condomini.

• Invitiamo tutti i nostri associati, specie nei grandi Condomini con riscaldamento centralizzato, a favorire la costituzione dei consigli di condominio e tenere a loro disposizione i giustificativi contabili invitandoli ad eseguire annualmente controlli su di essi.

• Riteniamo fondamentale la professionalità dell’Amministratore ed il rapporto di fiducia che necessariamente deve sussistere tra questi ed i propri amministrati, cosicché auspichiamo che la magistratura si occupi con priorità dei fatti sottopostigli ed arrivi al più presto all’accertamento della verità ed alla condanna dei colpevoli. Crediamo che severe punizioni possano essere un valido deterrente a fenomeni che, sia pure di inaudita gravità considerato che molte famiglie dovranno sostenere ingenti costi già pagati, ad oggi rappresentano casi molto circoscritti ove di pensi a 4 / 5 Amministratori coinvolti, in due anni, su oltre quattrocento Amministratori in città.

• Non possiamo esimerci dal rilevare che nessuno dei nominativi riportati sui quotidiani faceva parte della nostra Associazione che comunque già da anni ha attivi sportelli di consultazione per i cittadini tutti i primi giovedì del mese, oltre ad essere a disposizione di tutti gli amministrati da nostri associati per eventuali istruttorie di natura deontologica.

• Riteniamo che tutti coloro che si sono macchiati di reati contro il patrimonio, o la fede pubblica, nell’esercizio dell’attività di Amministratore debbano necessariamente essere prontamente allontanati dalla professione. Auspichiamo un intervento di riforma in modo tale da prevedere un ente di controllo e riferimento, affinché innanzi a sospetti di comportamenti illeciti possano attivarsi pronti sistemi di controllo e verifica, ad esempio riferendosi alle Camere di Commercio (come indicato nei recenti prospetti di riforma).

(Andrea Tolomelli)