Egregio direttore,

seguo da tempo il suo giornale on-line e nonostante le voci di disimpegno noto che il lavoro che lei e i suoi collaboratori svolgete è sempre serio e puntuale.

Ho deciso di scriverLe questa lettera perché non ne posso più di una politica troppo lontana dalla realtà nella quale viviamo.

Sono una giovane mamma di una bella bambina, da poco disoccupata dopo una serie di contratti a tempo indeterminato, ho una laurea – ma in questo paese ormai sembra non contare poi più di tanto – voto centro-sinistra. O almeno quello che ne resta.

Ho letto le esternazioni del consigliere Giulia Pigoni, speravo nella verve dei giovani, ma se i risultati sono questi allora vuol dire che c’è qualcosa che non va.

La priorità – e lo dico da giovane – oggi sono gli eventi, i concerti e quel corollario di iniziative che per anni ha “foraggiato” gli amici degli amici (leggi Korova)?

Si può solo criticare, trasformandosi in una ruspante rezdora (a vent’anni) con l’uso del dialetto facile per offendere? Dove sono le proposte? Cosa farebbe la Pigoni per i giovani sassolesi? Per l’accesso al lavoro, per la casa, per i trasporti e l’elenco potrebbe continuare. Durante l’ultima campagna elettorale mi era capitato tra le mani un volantino della nostra dove si impegnava a “rendere Sassuolo città giovane e dei giovani”, ecco io mi aspettavo proposte, propositività, impegno in prima persona e la capacità – tutta dei giovani di guardare oltre le ideologie soprattutto per il bene della città – ma fin qui niente.

Ho sempre pensato il Consiglio Comunale come un luogo del fare, non un luogo dove fare vetrina.

Non conosco Cristiana Nocetti, la si vede poco in giro ma di certo non condivido – da sostenitrice del Partito Democratico – le modalità usate dalla Pigoni.

Visto che la Pigoni non lo ha fatto nè tantomeno ci ha pensato la Pistoni, che viste le premesse (giovane, donna, ambientalista) pensavo potesse portare linfa nuova e invece come per la prima mai un cenno ai temi ambientali, mai una posizione netta, mai un discorso fuori dal “politichese”, voglio chiedere scusa a Cristiana Nocetti non tanto per quel termine (brutto) ma per un modo di fare che non appartiene assolutamente al popolo “democratico” che troppo spesso è mal rappresentato dai propri politici.

Perdonatemi lo sfogo

Alice C.