Dalle 350.000 al mezzo milione sono le tv che, si prevede, saranno rottamate in Emilia-Romagna quest’anno, in virtù del passaggio al digitale terrestre.

Cosa fare, dunque, della tv che si vuole buttare, nel caso in cui si acquisti un nuovo apparecchio e non solo il decoder? Assolutamente vietato abbandonarla per strada, gettarla in un cassonetto o lasciarla accanto ad un contenitore dei rifiuti. La scelta giusta per il cittadino è consegnare l’apparecchio alle stazioni ecologiche Hera del proprio Comune, dalle quali sarà, poi, ritirato dai consorzi di produttori di tv, che si occupano del recupero del materiale da riciclare.

E’ utile sapere, infatti, che una tv è quasi completamente riciclabile e offre la possibilità di recuperare vetro, plastica, metalli e rame. Da un tv a tubo catodico è possibile recuperare l’ 88% dei materiali che lo compongono; per il 48% si tratta di vetro, poi rame (3%), ferro (12%), alluminio (4%), plastica (16%) e altri materiali (circa 5%).

Nel territorio di Modena sono 36 le stazioni ecologiche o centri di raccolta in cui è possibile consegnare tv e monitor. Per avere informazioni su indirizzi, orari di apertura, materiali conferibili, si può telefonare al numero verde di Hera 800.999.500 oppure consultare il sito: www.gruppohera.it.

Se non si ha la possibilità di recarsi alle stazioni ecologiche, Hera, sempre attraverso il proprio numero verde, mette a disposizione per le utenze domestiche, in numerosi comuni, anche un servizio di ritiro gratuito del vecchio televisore. E dal 18 giugno se si acquista un tv nuovo, il rivenditore deve ritirare quello vecchio. La parola d’ordine è quindi “no all’abbandono dei rifiuti”, che provoca un danno ambientale alle nostre città, ma “sì al loro recupero”.

Secondo i dati presentati da ReMedia, uno dei principali consorzi attivi nel trattamento di televisori e monitor, nelle regioni dove c’è già stato il passaggio al digitale è aumentata molto su base mensile ovvero nelle settimane prossime e appena successive allo switch-off, la raccolta dei vecchi tv color: nel Piemonte occidentale, ad esempio, si è registrato un +206%, nel Lazio si è registrato un aumento del 125%, in Campania del 410%.

L’anno scorso nel territorio di Modena sono stati conferite alle stazioni ecologiche oltre 706 tonnellate circa di tv e monitor, pari ad oltre 35mila apparecchi. Calcolando un aumento su base annuale tra il 40 ed il 60% circa, in buona parte dovuto quindi al passaggio al digitale terrestre, si stima che nel 2010 si potrebbe superare la quota di 50mila.

Più in generale, in Italia ogni abitante produce tra i 18 e i 20 Kg di Raee all’anno e di questi a livello nazionale (dato 2009) ne vengono intercettati poco più di 3. Sul territorio servito da Hera nel 2009 si sono raggiunti i 5 kg/abitante all’anno di Raee intercettati (circa 5,8 kg nel Modenese). Questo quantitativo è ampiamente oltre la media italiana, in linea con gli standard medi europei e supera l’obiettivo previsto dalla normativa (4 kg/abitante), contribuendo a fare dell’Emilia-Romagna la seconda regione in Italia, per il recupero di questi rifiuti.

Anche le scuole sono impegnate nel recupero dei Raee, in particolare dei vecchi cellulari: Hera ha infatti avviato da tempo un progetto, al quale tutti gli istituti scolastici possono aderire, che mira alla rigenerazione ed al recupero dei cellulari dismessi attraverso il posizionamento di contenitori dedicati alla loro raccolta.