Sono ventidue (di cui sette modenesi) i candidati ammessi al corso per “Tecnico esperto nella valorizzazione di vini e prodotti tipici per una ristorazione di qualità”. Organizzato dalla Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni, il corso inizierà mercoledì prossimo 24 novembre e si terrà principalmente a Gariga di Podenzano (Piacenza), dove si trova la sede distaccata dell’istituto gestito dallo Ial Emilia-Romagna (ente Cisl per la formazione professionale). «Vista la grande richiesta (oltre settanta pre-iscritti), abbiamo aumentato da venti a ventidue il numero dei partecipanti – afferma Giuseppe Schipano, direttore della Scuola Alberghiera di Serramazzoni – Le sette femmine e i quindici maschi che parteciperanno al corso sono usciti da una selezione complessa perché tutti i candidati hanno mostrato forti motivazioni e interesse. Basti pensare che tre di loro, tra i quali un carpigiano di 40 anni, hanno deciso di abbandonare un lavoro sicuro per intraprendere questo corso e riposizionarsi professionalmente attraverso l’acquisizione di competenze specialistiche in un settore a forte ricaduta occupazionale». «Obiettivo del corso, che tra i partner annovera anche lo che stellato Massimo Bottura, miglior cuoco d’Italia per l’Espresso, è accrescere le competenze tecnico-specialistiche nel settore della ristorazione – aggiunge Giovanni Corsini, amministratore dello Ial Emilia-Romagna – Vogliamo formare i futuri professionisti dell’accoglienza, cioè persone che, attraverso la conoscenza delle materie prime di eccellenza e la loro corretta trasformazione, siano capaci di rappresentare il territorio regionale con i suoi sapori, le sue tradizioni e la sua cultura». Dei ventidue corsisti, dodici hanno conseguito il diploma o la qualifica alberghiera presso la Scuola Alberghiera di Serramazzoni o gli istituti statali di Piacenza e Salsomaggiore; nove di essi hanno altre maturità (scientifica, agraria, commerciale), uno è laureato in relazioni internazionali. Quasi tutti coloro che sono privi di precedenti scolastici nel settore hanno però maturato esperienze, anche se brevi, di lavoro sul campo e di altri corsi. L’età media dei corsisti è di 24 anni, considerando che ci sono cinque persone fra i 35 e i 42 anni, mentre gli altri sono tutti 20enni o poco più. Venti ammessi su ventidue provengono dall’Emilia: oltre ai sette modenesi ci sono dieci piacentini, un parmense e due bolognesi. Gli altri due corsisti arrivano da Bari.