“I nodi di una gestione un po’ troppo allegra delle spese sociali, stanno tutti venendo inesorabilmente al pettine. La nostra città è sempre di più sotto assedio da parte di una criminalità prevalentemente di importazione, sempre più spavalda, violenta e senza scrupoli, che predilige la città della Ghirlandina per le proprie scorribande criminose. Aver mandato completamente fuori controllo le spese “extra”, gestite con improvvisazione ed eccessivo buonismo, ha provocato con effetto immediato sia lo svuotamento del “borsellino” che il concentrarsi su Modena e provincia di un ondata migratoria senza precedenti. Purtroppo non è difficile preconizzare esiti potenzialmente infausti e difficilmente arginabili, se non con politiche e interventi di maggior rigore verso chi ha l’idea che questa sia terra di saccheggio”.

Questo il duro monito del Coordinatore vicario del PDL provinciale Enrico Aimi intervenuto nuovamente su un tema di strettissima attualità quale la sicurezza.

“Ancora una volta nel bollettino di “guerra” quotidiano dobbiamo registrare un episodio criminoso particolarmente violento: la rapina, con tentato stupro, ad una giovane modenese che, solo con la forza della disperazione e nonostante fosse stata già sfregiata, è riuscita a liberarsi dalle grinfie di un maghrebino. Dinanzi a questa ennesima brutale aggressione – ha rincarato Aimi – siamo a ribadire, ancora una volta, la necessità di adottare il cosiddetto “pugno di ferro”, per allontanare in tempi rapidi, favorendone il rimpatrio, tutti coloro che privi di attività lavorativa, mezzi di sostentamento, mancanza di rispetto per la Comunità ospitante, hanno creato un clima da città sotto assedio. La crisi economica, unita ad un’ondata migratoria fuori controllo, sponsorizzata da inconcepibili e dispendiose politiche di accoglienza, ha provocato un corto circuito nel nostro sistema. Inutile nascondere quello che oramai davanti agli occhi di tutti è diventato un autentico assalto da parte di disperati e violenti, a persone, negozi, abitazioni, fatti oggetto di reati predatori in progressivo e vertiginoso aumento. Purtroppo oggi Modena per tanti stranieri è diventata come una diligenza da assaltare. Serve una risposta politica forte perchè la normalità di tantissime altre città italiane è un’altra. Anche nella gestione dei fondi sociali l’Amministrazione deve smetterla di andare a caccia di risorse per consegnare abitazioni, buoni spesa e ogni sorta di incentivi per coloro che hanno compreso che nella rossa Modena si può vivere bene anche senza lavorare. Qui non regge più questo tipo di sballata economia, figlia di un’ideologia egualitaria, fuori dal tempo e crollata sotto il peso dei propri drammatici fallimenti. Un circuito pericolosamente perverso – ha concluso Aimi- che dobbiamo iniziare a bloccare innanzitutto facendo comprendere alla gente che l’assedio è ahinoi reale e non frutto di disamine visionarie delle opposizioni”.