Dopo le numerose polemiche per i timori di un ulteriore depotenziamento all’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo né Monti, l’amministrazione comunale del capoluogo della montagna ha deciso di convocare un Consiglio aperto ai cittadini. Ad illustrare la reale situazione doveva essere l’Assessore regionale alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti, assente, pare con relativa giustificazione.
Solo poche settimane fa non aveva rinunciato a presenziare l’incontro, sempre a Castelnovo, con i vertici locali, al gran completo, del Pd. Un appuntamento al quale erano stati esclusi i partiti d’opposizione e le componenti sociali della montagna. Una riunione a porte chiuse, of limits per i cittadini. Per rimediare il Sindaco di Castelnovo era stato “costretto” a riconvocare l’Assessore regionale, in programma un’assemblea pubblica. Purtroppo, gli impegni dei politici regionali sono tanti, cosicché l’assessore ha gentilmente declinato l’invito, all’ultimo momento…
Temiamo che Lusenti non sia attento ai problemi della montagna. Rinunciando alla riunione ha dimostrato il disinteresse della Regione Emilia-Romagna. Siamo realmente preoccupati.
Intanto, il Direttore Nicolini continua a fare la spola da Reggio a Castelnovo, evidentemente qualcosa non va. Nicolini che a Castelnovo ha fatto le veci dell’Assessore, riferendo che non ci saranno tagli.
Temo che i tagli ci siano già stati. Forse proprio per questo l’Assessore ha preferito disertare l’appuntamento in Appennino.
Oggettivamente, l’ospedale si sta indebolendo, sono sempre meno i servizi forniti da questo presidio, le guardie chirurgiche sono state soppresse, così come l’ortopedia e la diagnostica nei week end. E’ stato depotenziato il reparto di cardiologia, strutturato con 15 posti letto, 3 di terapia intensiva ed 1 di riabilitazione cardiologica post-operatoria di eccellenza, oggi intenzionalmente dimezzata.
L’ospedale in montagna ha una propria specifica peculiarità che lo lega al territorio, un presidio di fondamentale importanza per il cittadino, nello specifico il Sant’Anna di Castelnovo né Monti è la struttura sanitaria di Reggio Emilia a coprire l’area d’utenza più vasta, un terzo del territorio provinciale. Non dimentichiamoci, infine, degli aspetti sociali e culturali, l’ospedale castelnovese non deve e non può entrare nella logica economicista dell’assessorato regionale. Non tagliamo in montagna.
Fabio Filippi