Un nuovo Servizio di Endoscopia con dotazioni tecnologiche innovative e collocato in locali completamente ristrutturati che offrono spazi confortevoli e funzionali ai pazienti e ai professionisti e operatori che li assistono. Il nuovo Servizio, inaugurato ufficialmente oggi 20 novembre, accoglie attività realizzate dall’Unità operativa di Pneumologia e dell’Endoscopia digestiva, reparti dell’Ospedale di Mirandola impegnati su malattie di estrema importanza, come i tumori ai polmoni e le patologie dell’apparato digerente. Determinate è stato il contributo dell’Associazione di volontariato “La Nostra Mirandola” onlus che ha donato un videobroncoscopio, utilizzato dalla Pneumologia, che testimonia ancora una volta la vicinanza dei mirandolesi al proprio ospedale
L’inaugurazione si è aperta col saluto del Presidente dell’Assemblea Legislativa – Regione Emilia-Romagna Matteo Richetti, del Presidente Provincia di Modena Emilio Sabattini, del Presidente Unione Comuni Modenesi Area Nord Carlo Marchini e del Sindaco di Mirandola Maino Benatti.
Erano anche presenti il Direttore Generale Azienda USL Modena Giuseppe Caroli, il Direttore Ospedali di Mirandola e Finale Emilia Andrea Donati, il Direttore U.O. Pneumologia ed Endoscopia Bronchiale Ospedale di Mirandola Michele Giovannini, il Responsabile dell’Endoscopia Digestiva Ospedale di Mirandola Alessandro Messerotti. I nuovi locali sono stati benedetti da S.E. Mons. Elio Tinti, Vescovo Diocesi di Carpi.
I dati confermano la progressiva espansione del Servizio di Endoscopia Toracica: confrontando i dati 2009 con quelli del 2010 si evidenzia che quest’anno verranno effettuate oltre 400 indagini contro le 265 del 2009, con importante aumento della più complessa attività di secondo livello (agoaspirati transbronchiali centrali e periferici e biopsie polmonari transbronchiali).
Per quanto riguarda l’Endoscopia digestiva dell’Ospedale di Mirandola, svolge attività endoscopica di primo livello, gastroscopie e colonscopie, associata a manovre operative riferibili a questo tipo di esame. A ottobre di quest’anno sono stati realizzati 1.950 esami, con una previsione per fine anno di 2.300 esami, in crescita rispetto agli anni precedenti.
Gli interventi strutturali
La realizzazione del nuovo Servizio di Endoscopia si inserisce all’interno del più ampio progetto di ristrutturazione e adeguamento dell’ospedale di Mirandola. L’investimento complessivo per i lavori di adeguamento dell’Endoscopia e del Day hospital oncologico è stato di 750mila euro (circa 232mila euro finanziamenti Stato e Regione, 518mila Azienda USL di Modena).
Il progetto del nuovo servizio ha previsto la radicale ristrutturazione interna, edile e impiantistica. Il servizio di endoscopia occupa una superficie di circa 150 metri quadrati ed è organizzato intorno a due aree funzionali collegate tra loro da un corridoio. Oltre all’area di servizio e amministrativa, c’è un’area ambulatoriale e diagnostica, composta da due sale gemelle destinate allo svolgimento degli esami e alle attività di supporto.
Tra i locali destinati agli esami, è stato realizzato un apposito locale destinato alla decontaminazione, la pulizia, la disinfezione e la sterilizzazione degli endoscopi, dove sono state installate le apposite apparecchiature.
Particolare attenzione è stata posta nella scelta di materiali che potessero coniugare le esigenze di manutenzione e di curabilità con quelle necessarie a garantire ambienti confortevoli e sicuri. In particolare, i locali destinati all’esame sono caratterizzati da uno speciale rivestimento delle pareti a tutta altezza impermeabili agli agenti contaminanti e che ne garantiscono la disinfettabilità; la pavimentazione è realizzata in gomma ed è lavabile e resistente agli agenti chimici e fisici.
Le nuove tecnologie
Il nuovo servizio di Endoscopia è caratterizzato da una dotazione di tecnologie biomediche innovative che hanno comportato un investimento da parte dell’Azienda USL di circa 120mila euro. Particolare attenzione è stata dedicata alla predisposizione della sala destinata alla sterilizzazione degli strumenti in dotazione ai reparti, per garantire ai pazienti sicurezza e affidabilità delle procedure diagnostiche.
Sia le attività di endoscopia digestiva, sia quelle di pneumologia sono dotate di sofisticati strumenti videoendoscopici digitali per procedure diagnostiche e interventistiche.
La Pneumologia è dotata di un sistema di reprocessing (sterilizzazione degli strumenti) di ultima generazione, denominato ERS2: si tratta del primo modello con tale tecnologia installato in Italia. L’apparecchiatura, oltre a essere conforme ai più elevati standard di sicurezza previsti dalle norme, è l’unico sistema in commercio ad essere dotato di un innovativo sistema di valigie portastrumenti che consentono il mantenimento della sterilità degli endoscopi fino al momento di effettivo utilizzo sul paziente. I broncoscopi vengono infatti posizionati in apposite valigie, denominate “store case”, che contengono un sistema di connessione ai canali interni dello strumento. La valigia viene quindi inserita nel dispositivo ERS2 per il processo di sterilizzazione al termine del quale, rimanendo all’interno della valigia sigillata, il broncoscopio può essere trasportato senza rischi di contaminazione fino alla sede di esecuzione dell’esame clinico.
L’endoscopia digestiva dispone invece di una sterilizzatrice “Medivator DSD 201”, che consente, grazie alla possibilità di sterilizzare in modo indipendente due strumenti, la necessaria flessibilità d’uso.
Il servizio è dotato di barelle con piano radiotrasparente che consentono l’esecuzione, in caso di necessità, di procedure radiografiche senza muovere il paziente e di sistemi video-endoscopici di ultima generazione che garantiscono una visione ottimale dei distretti anatomici del corpo.
Un videobroncoscopio donato dall’Associazione Onlus “La Nostra Mirandola”
Alle tecnologie acquistate dall’Azienda USL, si aggiunge il nuovo videobroncoscopio del valore di circa 100mila euro donato dall’Associazione “La nostra Mirandola” Onlus, presieduta dalla professoressa Nicoletta Vecchi Arbizzi che ha permesso di raccogliere i fondi destinati all’acquisto.
La donazione costituisce, ancora una volta, la dimostrazione tangibile della stretta vicinanza della popolazione mirandolese al proprio Ospedale attraverso la fattiva opera delle Associazioni di Volontariato. Ugualmente tale gesto è testimonianza importante di quanto l’Azienda sanitaria sia sensibile nel comprendere le istanze che provengono dal territorio attraverso un opportuno indirizzo delle donazioni che le pervengono e la conseguente valorizzazione delle professionalità che utilizzeranno le apparecchiature ricevute. Il nuovo videobroncoscopio, in particolare, contribuisce al potenziamento della disciplina di pneumologia mirandolese che ha un ruolo importante a livello dell’intera rete aziendale provinciale.
Il videobroncoscopio è utilizzato per la diagnostica avanzata della patologia neoplastica e di una vastissima altra gamma di patologie polmonari, anche di carattere infettivo, consentendo, tra le poche nella regione, di effettuare esami endoscopici polmonari estremamente accurati e tali da poter essere riletti e studiati non soltanto al momento dell’esecuzione dell’esame ma anche successivamente grazie al contributo di molteplici professionalità presenti in provincia quali pneumologi, internisti, oncologi, radiologi, radioterapisti, chirurghi-toracici, istologi, microbiologi, in stretta collaborazione con i Medici di famiglia.