Sarà il magistrato siciliano Antonio Ingroia il secondo ospite della rassegna “Dei diritti e delle sere”, la rassegna promossa da Arci Solidarietà in collaborazione con i circoli Tunnel e Bainait. Il prossimo 28 novembre (20,30) al circolo Arci Tunnel di via Del Chionso il procuratore aggiunto della procura distrettuale antimafia di Palermo presenterà la sua ultima fatica letteraria, ‘Nel labirinto degli dei: Storie di mafie e antimafia’ (Il Saggiatore). Il racconto-testimonianza di uno dei più autorevoli magistrati antimafia italiani della sua scelta e della sua dedizione, esercitate nei luoghi in cui, per antica tradizione o per dannazione, lo scempio della giustizia e del diritto è condotto con più sistematica virulenza, con più corale partecipazione, fino a compenetrare le relazioni e persino la mentalità dell’intera società. Non è un libro di storia, ma di storie. Storie che narrano fatti, esperienze, avvenimenti di vita, personale e pubblica. Un esercizio della memoria, compiuto insieme ai lettori, alla ricerca di una comune via di uscita dal labirinto, dove un minotauro asserragliato pretende di resistere a oltranza a un principio elementare: la legge è uguale per tutti.

Con Giovanni Falcone, insieme al quale inizia il suo tirocinio in magistratura, Antonio Ingroia incontra il primo segno del suo destino futuro. Subito dopo, a Marsala, si troverà accanto a un altro giudice: Paolo Borsellino. Falcone e Borsellino, i precursori. Con loro muove i primi passi: li affianca negli interrogatori, li osserva, ne studia i gesti e le parole, ne ricava una lezione risolutiva di impegno professionale e di passione civile. Poi le stra gi di Capaci e di via D’Amelio…

Da sostituto procuratore a Palermo, Ingroia diventa un protagonista della lotta a Cosa Nostra. Si inoltra nei luoghi in cui per antica tradizione, o per dannazione, lo scempio della giustizia e del diritto avviene con la violenza più sistematica. Penetra nei misteri dei delitti, delle stragi e delle connivenze, nella rete delle relazioni tra società criminale, società legale e poteri istituzionali. Inizia il suo cammino nel Labirinto degli dèi, raccontato in questo libro. Come a comporre un funesto e dolente album della nostra storia, scorrono nelle sue pagine i volti e le testimonianze dei pentiti Tommaso Buscetta, Marino Mannoia e Antonino Calderone, fino ai collaboratori più recenti, come Gaspare Spatuzza o Massimo Ciancimino, figlio di Vito, sindaco del «sacco di Palermo» e uomo di Provenzano. Ci sono le reticenze e i silenzi omertosi dei mafiosi irriducibili. Da nascondigli ben mimetizzati, fanno la loro apparizione le figure di imputati «eccellenti», i colletti bianchi annidati nei centri del potere economico, finanziario e politico. Un album guarnito della presenza di Marcello Dell’Utri, senatore plurindagato e condannato, e di un’occasione perduta, un silenzio, un avvalersi della facoltà di non rispondere, da parte del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Antonio Ingroia si forma professionalmente a Palermo, sua città natale, a partire dal 1987, nel pool di Falcone e Borsellino. Quest’ultimo l’aveva espressamente voluto al proprio fianco. Sostituto procuratore a Palermo dal 1992 con Gian Carlo Caselli, diviene un importante pubblico ministero antimafia, si occupa di noti casi legati alla malavita organizzata, come il caso Contrada, e conduce processi di una certa rilevanza sui rapporti tra la mafia e il mondo della politica e dell’economia. Una delle indagini che fanno capo a lui riguarda l’attuale senatore del PdL Marcello Dell’Utri, che avrebbe fatto da ponte tra mafia del sud e mondo imprenditoriale del nord, attraverso mafiosi come Salvatore Riina e i fratelli Graviano. Ingroia ottiene una prima condanna per Dell’Utri nel 2004. Durante l’indagine preliminare fu indagato anche Silvio Berlusconi, ma poi la sua posizione fu archiviata. Nel 2009 è stato nominato procuratore aggiunto della procura distrettuale antimafia di Palermo.

Al centro degli incontri della rassegna Dei diritti e delle sere: i diritti negati, la legalità, i conflitti internazionali e l’integrazione ma anche intercultura e mondialità, alcune delle parole chiave di questa serie di appuntamenti che si rivolgono alle giovani generazioni ma non solo. Perché i temi saranno tutti di grande attualità.

L’ingresso è gratuito e l’apertura del circolo Arci Tunnel è alle 19,30 con aperitivo.