Il Policlinico di Modena punto di riferimento a livello nazionale regionale per la sicurezza in sala operatoria. L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, infatti, è stata la prima nel 2008, a sperimentare nel nostro Paese il programma Safe Surgery, Safe Lives dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Gli ottimi risultati e l’esperienza acquisita hanno portato lo scorso anno l’Agenzia Sanitaria Regionale ad affidare al Policlinico il ruolo di capofila del progetto Sale Operatorie Sicure (SOS.net) che vede tra i responsabili scientifici il dr. Stefano Cencetti, direttore generale del Policlinico, e tra i coordinatori la dr.ssa Consuelo Basili, dirigente medico della Direzione Sanitaria del Policlinico. Proprio il dottor Stefano Cencetti stamattina è intervenuto a UNO MATTINA, la trasmissione di RAI UNO condotta da Eleonora Daniele e Michele Cucuzza, per tracciare un bilancio del primo anno di attività del progetto che prevede la costituzione di un network di ospedali pubblici e privati che applicheranno Safety Check List (SSCL), cioè un semplice sistema di controllo delle varie fasi della procedura finalizzate ad aumentare la sicurezza del processo chirurgico.
La Safety Check List (SSCL), composta da 19 punti (items) è stata predisposta sulla base delle raccomandazioni “Guidelines for Surgery” dell’OMS e del “Manuale per la sicurezza in sala operaroria” presntato un anno fa dal nostro Ministero della Salute, quale strumento guida per l’esecuzione dei controlli, a supporto delle équipe operatorie, con la finalità di favorire, in modo sistematico, l’aderenza all’implementazione degli standard di sicurezza declinati in specifici obiettivi contenuti nel documento di linee guida emanato nel novembre 2009 dal Ministero della Salute ed ora recepito dalla Regione Emilia Romagna.
I primi risultati ottenuti nel mondo dalla OMS sono estremamente favorevoli, avendo fatto registrare con la adozione della Check List la riduzione media di un terzo delle complicanze in corso di intervento chirurgico e del 50% la mortalità a seguito di interventi chirurgici e con la previsione che a fronte della estesa adozione della Chek List a livello mondiale si possano salvare almeno 500mila vite all’anno.
“Nel novembre 2008 – ha raccontato il dottor Stefano Cencetti, direttore generale del Policlinico – Abbiamo iniziato a monitorare gli interventi chirurgici svolti presso il nostro ospedale attraverso la Safety Check List (SSCL) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. In un anno di sperimentazione sono stati monitorati 2400 interventi chirurgici e nel 15% dei casi la check list ha permesso di correggere deviazioni rispetto alle raccomandazioni, riconducendo il processo allo standard di sicurezza e prevenendo il verificarsi di eventi avversi”. L’applicazione della check list verrà ora estesa a tutta l’attività chirurgica del Policlinico di Modena e di tutte le strutture ospedaliere della Regione. “. “Scopo della check list non è valutare il lavoro dei chirurghi e degli infermieri di sala operatoria, ma offrire loro uno strumento di prevenzione e miglioramento delle prestazioni così da rassicurare ulteriormente gli utenti. Il progetto è stato un successo proprio perché condiviso da chirurghi, anestesisti e personale infermieristico che hanno partecipato con entusiasmo a tutte la fase della stesura del progetto”. Ha concluso Cencetti, che giovedì prossimo sarà impegnato a presiedere la “Conferenza Nazionale degli Ospedali Italiani per la Sicurezza in Sala Operatoria” in programma nell’ambito del Forum sul Risk Management in Sanità, inaugurato oggi ad Arezzo dal Ministro della Sanità Ferruccio Fazio.